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L’autostima è la valutazione che l’individuo dà di se stesso, ovvero cosa pensa di sé. Una sorta di fiducia in se stessi interiorizzata che per alcuni è una conquista da difendere giorno dopo giorno, per altri una meta ancora da raggiungere.
Ora, che tu sia un campione di autostima o che tu non ne abbia affatto, in questo articolo ti propongo dieci azioni pratiche con cui puoi aumentarla per fronteggiare le sfide quotidiane della vita e avere maggiori possibilità di raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni.
Ma prima di approfondire come puoi migliorare la tua autostima, cerchiamo di capire un po’ meglio cos’è l’autostima, le differenze tra alta e bassa autostima, cosa condiziona l’opinione che hai di te stesso.
Autostima significato e caratteristiche
L’autostima, come evidenziato all’inizio dell’articolo, è la valutazione che dai di te stesso e, di fatto, risponde a queste domande:
- Cosa pensi di te? (per esempio: «Chi sei?, Cosa sei?, Come sei?, Qual è la tua natura?, Come ti definisci? Cosa ti dici quando parli tra te e te?»)
- Qual è il valore che ti dai? (per esempio: «Ti piaci?, Cosa accetti o meno di te?, Che cosa apprezzi?, Cosa ti manca?, Il tuo valore è condizionato da qualcosa?, Se sì, da cosa?»).
In pratica, l’autostima è il tuo personale giudizio su te stesso, il valore che ti dai in funzione delle tue convinzioni profonde (magari pensi di essere un impostore), delle tue credenze – che potrebbero, per esempio, limitarti nell’esprimere a pieno il tuo potenziale o di farti rispettare – del tuo dialogo interiore, delle tue aspettative (spesso ideali). La tua autostima dipende, quindi, dal rapporto che hai con te stesso, con le parti più profonde di te.
Puoi iniziare a lavorare sulle tue convinzioni profonde scaricando il workbook che ho preparato per te.
Tu quanta autostima hai o pensi di avere?
Autostima alta versus autostima bassa
In genere, chi ha un’autostima alta crede in se stesso, non ha bisogno di continue conferme esterne perché è autenticamente sicuro di sé, si accetta, si rispetta e si ama, è consapevole delle proprie competenze e potenzialità, agisce nonostante le proprie paure, è coerente con i propri valori e idee, si assume la responsabilità della propria vita.
Chi ha un’autostima bassa, invece, non crede in se stesso, si sente spesso inadeguato, ha la convinzione di non valere abbastanza, ha costantemente bisogno di approvazione, non riconosce i suoi punti di forza, ha l’abitudine compulsiva di paragonarsi agli altri, passa molto tempo a criticarsi, evita di mettersi in gioco, è un perfezionista, confonde il valore con il successo.
NB: L’arroganza, il desiderio di rivalsa, così come atteggiamenti competitivi e di superiorità, spesso nascondono una bassa autostima e il tentativo di silenziare scomode verità sul proprio conto.
Se ti sei riconosciuto nel profilo di chi ha una bassa autostima stai, di fatto, legando la valutazione di te stesso al confronto con chi ti circonda, agli altri, a qualcosa che è all’esterno di te.
La brutta notizia è che, per la legge dello specchio (una delle leggi universali), se tu per primo non credi in te stesso e non ti sai dare il giusto valore il mondo esterno non potrà che fare altrettanto.
La tua autostima è influenzata dal valore intrinseco che dai a te stesso
Legare la tua autostima al giudizio degli altri, a eventi esterni, a ciò che fai, ai risultati che ottieni, è davvero molto pericoloso. Basta poco per farla crollare. Una sconfitta, una mancata approvazione, un riconoscimento che non arriva, un giudizio negativo, un obiettivo non raggiunto, potrebbero farla scivolare sotto le scarpe, portandoti a dubitare di te stesso, delle tue capacità, della tua intelligenza, del tuo valore.
La tua autostima non può, quindi, dipendere dal fatto di essere o meno accettato, di piacere a tutti, di essere perfetto in ogni cosa che fai. È irrealistico e non aiuta la tua realizzazione. Tu non hai alcun potere sulla percezione che gli altri hanno di te, né sul loro metro di valutazione (denaro, bellezza, intelligenza, età, carriera, posizione sociale, ecc.).
A proposito, ti sei chiesto quale metro di valutazione usi per te stesso?
Non esiste un sistema di valutazione corretto in assoluto, ciascuno ha il suo – che dipende da ciò in cui crede, dalle convinzioni che ha, dalle regole che osserva – e in base a quello attribuisce un valore agli altri. Ciascuno di noi, dunque, ha un certo valore per qualcuno solo se rispetta determinate condizioni, determinati parametri che sono di quella persona e che, nel tempo, possono cambiare.
L’autostima è una questione che riguarda solo te
Come puoi fare, dunque, a uscire da questo circolo vizioso che ti porta alla ricerca di una perfezione che non esiste, esponendoti alla delusione e sottraendoti preziosa energia che potresti utilizzare a tuo vantaggio? Iniziando a dare a te stesso un valore intrinseco, indipendentemente dai riscontri di ciò che fai o dall’approvazione altrui. Tu vali per il solo fatto di esistere.
L’autostima è una questione che riguarda solo te. Il tuo valore è dentro di te. Nessuno là fuori può stabilire quanto vali. Il tuo valore lo stabilisci tu. Punto. Questa è la presa di coscienza che devi maturare ed è il primo passo verso il cambiamento.
Per cambiare davvero, poi, è necessario agire, uscire dalla propria zona di comfort, iniziare a fare scelte diverse, compiere azioni consapevoli. Il segreto per farlo è compiere piccoli passi ma costanti. Puoi scegliere di lavorare sulla tua autostima anche con il mio percorso Identità Primitiva. Certo è che fino a quando sarai in balia dei tuoi comportamenti automatici e delle scuse che ti racconti, nulla cambierà.
Come aumentare l’autostima
Ecco, dieci azioni pratiche che puoi iniziare a “sperimentare”:
1. Accetta chi sei e fiorisci
La tua autostima non può dipendere dal giudizio degli altri. Non puoi permettere all’ambiente esterno di condizionarti, di decidere per te, di importi i suoi standard di perfezione. È proprio la tua imperfezione a renderti unico. Non hai bisogno di essere diverso da quello che sei. Più accetti e ami te stesso, meno hai bisogno dell’approvazione degli altri. Questo non significa che sarai immune dalle critiche ma utilizza il mondo esterno e gli altri come uno stimolo per continuare a migliorarti, non come un motivo per giudicarti non all’altezza o non abbastanza. Una rosa non si fa domande, non si giudica e non ha obiettivi, eppure fiorisce.
2. Separa l’essere dal fare
Tu non sei ciò che fai. Non è ciò che fai che definisce il tuo valore e non può, quindi, condizionare la tua autostima. Il tuo valore è legato al tuo essere non al fare. Tu sei molto di più dei tuoi comportamenti, del tuo lavoro, dei tuoi risultati, del tuo reddito. Se hai un comportamento sbagliato non significa che tu sia sbagliato, è solo il tuo comportamento che lo è. Riconosci il tuo valore intrinseco e smetti di identificarti con ciò che fai.
3. Definisci in modo chiaro i tuoi obiettivi
Riuscire a raggiungere gli obiettivi che ti prefiggi è certamente una bella iniezione di autostima. Il primo passo che puoi fare in questa direzione è imparare a definirli concretamente, altrimenti sono solo chiacchiere. Se non hai ben chiaro dove vuoi andare, cosa vuoi ottenere, come lo vuoi ottenere e perché, entro quando, se è fattibile e ne vale la pena, allora rimarrà solo un sogno.
4. Prenditi il rischio di fallire
Non correre rischi non porta da nessuna parte. Certo, se non ti metti in gioco non fallirai, ma non farai mai neanche il salto. Rinunciare in partenza non è, quindi, una buona strategia se il tuo obiettivo è aumentare l’autostima. Esci dalla tua zona di comfort puntando a compiere piccoli progressi: la prima volta sarà una sfida con te stesso ma poi diventerà solo un’azione da ripetere. Datti la possibilità di fare degli errori, accettali se ci saranno (fanno parte del processo di apprendimento), impara da ogni passo e accogli l’eventualità di fallire, considerando il fallimento solo come un modo per fare esperienza. Ricordati che fallire in qualcosa non significa essere dei falliti. Quindi, non identificarti con i tuoi insuccessi perché tu non sei i tuoi insuccessi, sei molto di più.
5. Lascia andare il controllo
La necessità di tenere tutto sotto controllo nasce dal bisogno di sicurezza che è un bisogno primordiale. Il punto è che non puoi avere un controllo totale sulla tua vita. Sono troppe le cose da gestire. Avere la pretesa di controllarle tutte è un inutile dispendio di energia. Inizia a preoccuparti solo di quelle che rientrano nella tua zona di potere (pensieri, credenze, emozioni, parole, azioni) e, per tutto il resto, affidati alla vita.
6. Apprezza i tuoi sforzi
Poniti degli obiettivi (anche quotidiani) da raggiungere, restando sempre focalizzato sulla loro realizzazione. Scrivi i passi, le azioni pratiche che ti porteranno a raggiungerli. Tieni traccia dei tuoi progressi, delle tue conquiste, delle cose buone che hai portato a termine e vuoi celebrare. Apprezza ogni sforzo che fai indipendentemente dal suo esito: fa bene all’autostima. Se ti poni degli obiettivi quotidiani, allenati a vedere quello che hai finito piuttosto che quello che ti richiede ancora un po’ di tempo e sii comunque soddisfatto di come lo hai portato avanti.
7. Cura il tuo dialogo interiore
Fai attenzione ai pensieri e alle parole che ti rivolgi, al linguaggio che utilizzi con te stesso. Quello che ti ripeti continuamente diventa la tua realtà, diventa il modo in cui ti percepisci, poiché realizza i tuoi schemi mentali, influenza le tue convinzioni. Quindi, tanto più ti giudichi severamente, sminuisci te stesso (spesso generalizzando: «sbaglio sempre», «non ce la farò mai»), e affolli la tua mente di pensieri dannosi, quanto più influenzerai negativamente i tuoi comportamenti, demolendo te stesso e la tua autostima.
Il modo in cui comunichi con te stesso cambia totalmente l’esperienza, influenzando direttamente le tue possibilità e il tuo potenziale. Inizia a parlarti nel modo giusto, scegliendo un dialogo interiore che rafforzi chi sei, come vuoi essere, i tuoi talenti, le tue risorse. Punta i riflettori della tua mente su cosa fai bene, sulle tue qualità, tante o poche che siano, trattati bene, amati e fai sempre del tuo meglio.
8. Confrontati con la paura di non essere abbastanza
Quando questa paura ti assale, invece di continuare ad alimentarla con la tua mente che ti ripete che non sei all’altezza, prova a considerare il fatto che, invece, puoi fare la differenza. Dopo di che, guarda in faccia il tuo drago, accogli la tua paura, scannerizza il tuo corpo per capire dove si trova, poi chiedi a quella parte di te che ha paura qual è la cosa peggiore che può succedere e quante possibilità ci sono che accada davvero. Forse ti sembrerà un esercizio strano, ma ti assicuro che dare voce alla tua paura è un ottimo modo per esorcizzarla.
9. Tieni un diario
Un esercizio semplice ma molto efficace per aumentare l’autostima è scrivere un diario. Il diario ti permette di tenere traccia quotidianamente delle esperienze che fai, dei tuoi pensieri, di quello che ti succede (positivo o negativo che sia). È un modo per conoscerti meglio, per ricordare a te stesso i risultati che hai raggiunto, quello che hai già affrontato e come l’hai superato.
10. Dedica tempo a te stesso
Nutri te stesso e la tua autostima facendo ogni giorno qualcosa che ti faccia bene. Dedicati tempo di qualità, prenditi cura di te. Poco importa che le coccole che ti concedi siano grandi o piccole, ciò che conta è l’intenzione con cui lo fai.
Avere una bassa autostima è certamente un ostacolo verso i tuoi sogni e obiettivi, verso la realizzazione di te stesso. Non esistono formule magiche per aumentarla. Sarà solo la tua ferrea decisione di agire per cambiare le cose che trasformerà lo scenario e ti permetterà di scrivere una nuova storia.
Concludo questo articolo con una domanda: «Quale scelta farai oggi per nutrire la tua autostima?».
Ti aspetto nei commenti.