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Vogliamo essere sani e alimentarci in modo sano? Allora dobbiamo mangiare solo alimenti naturali! Ma cosa significa mangiare solo alimenti naturali? Evitare gli alimenti modificati e i cibi manipolati chimicamente!
Sappiamo bene che oggi nessuno vuole più rinunciare a mangiare qualunque tipo di alimento ritenuto benefico, o che soddisfi il palato o, ancora, che faccia parte dell’abituale alimentazione. Questo, anche quando, per problemi di digeribilità o di diete momentanee, non potrebbe più essere consumato.
Tutto ciò cosa comporta? Comporta il fatto che, chi è divenuto intollerante a un certo cibo o che, per via della dieta, dovrebbe ridurre drasticamente l’apporto calorico di grassi e/o di zuccheri, si rivolge a quegli alimenti manipolati che, pur mantenendo l’aspetto del cibo fresco e integro, hanno meno calorie, meno zuccheri o sono senza lattosio.
Evitare i cibi manipolati aiuta a restare sani
Mi sento dire spesso: «Mi piace molto il latte, ma sono intollerante al lattosio e non lo digerisco più, però voglio poter continuare a bere il latte perché senza quello la mia colazione non sarebbe più la stessa».
Chi non vuole rinunciare al latte nonostante l’evidente malessere che ne deriva, di solito si butta su tipi di latte senza lattosio, oppure su latticini senza lattosio. Certo, perché l’industria alimentare che segue l’inclinazione e i desideri dei consumatori, si fa in quatto pur di vendere. Così, sforna nuovi cibi manipolati ogni giorno, facendo credere di fare il bene del consumatore, coccolarlo e fargli trovare ciò che desidera.
Ma spesso ciò che si desidera non è il proprio bene. Ascoltare il proprio corpo è il primo passo da fare se si vuole rimanere in salute. Chi non sa o non vuole ascoltare un corpo che reclama una pausa da certi cibi crede, sbagliando, di poter aggirare l’ostacolo con alimenti modificati. Questi sembrano uguali a quelli naturali ma in verità non lo sono.
Questo è un danno enorme per il corpo perché questi alimenti vengono appositamente manipolati per essere utilizzati anche da chi ne è intollerante. E non sono certo sofisticazioni che fanno bene alla chimica del corpo.
NB: il lattosio viene estratto dal latte tramite processi chimici, così come dal caffè viene eliminata la caffeina e dal tè la teina.
Chi, alla fine del pasto, beve caffè decaffeinato perché al caffè proprio non riesce a rinunciare, ma rinuncia volentieri alla caffeina ritenuta troppo eccitante, dovrebbe invece trovare una soluzione al problema o piuttosto cercare di togliersi l’abitudine a berlo.
Gli alimenti manipolati mandano in confusione il nostro cervello
Chi si alimenta con cibi manipolati, beve o mangia qualcosa che non è naturale, qualcosa che non viene elaborato in modo esatto dal cervello. Il cervello, infatti, al solo contatto di quel cibo con la lingua (e spesso basandosi anche solo sulla vista), produce immediatamente gli enzimi per la sua digestione.
Gli enzimi digestivi però, una volta prodotti e arrivati nell’intestino, non trovano l’elemento a cui agganciarsi, perché nell’alimento ingerito quel particolare elemento è stato sostituito o addirittura eliminato.
Questi enzimi restano poi in circolo, oppure andranno ad aggregarsi a qualche cosa che può somigliare all’elemento per il quale sono stati prodotti, finendo per aggregarsi a qualche cosa di errato. Insomma, un bel casino!
Si tratta di alimenti non organoletticamente sani
Ma, situazione enzimatica a parte, quando ingeriamo cibi manipolati, ingeriamo qualcosa che è stato trattato chimicamente e che ha sicuramente lasciato delle tracce chimiche nell’alimento stesso.
Molti sostengono che la mucca pazza si è prodotta dall’aver inserito, nella dieta delle mucche (che sono vegetariane), delle proteine della carne. Inevitabilmente, il cervello delle mucche non ha saputo riconoscere quelle proteine che, in natura, non avrebbero dovuto essere nel loro stomaco e ha fatto letteralmente saltare il sistema enzimatico e cerebrale dei poveri animali.
La stessa cosa sta succedendo a noi. E poi ci chiediamo da dove arrivi tutta questa violenza e questo malessere generale. La risposta che io, abitualmente, do è semplice: «Deriva dall’alimentazione errata, dall’ingestione di prodotti non riconoscibili perché trattati chimicamente, da prodotti organoletticamente non sani».
Come può il nostro cervello riconoscere certi elementi che non fanno parte dell’alimentazione?
Impariamo a dire no ai cibi manipolati
Caffè senza caffeina, tè senza teina, latte senza lattosio, mozzarelle light, formaggi light, bibite al fruttosio. Sono tutte manipolazioni che si effettuano con la chimica. Sappiamo bene che il fruttosio a lungo andare fa male, come fa male tutto ciò che è manipolato chimicamente.
Quindi, se vogliamo godere di buona salute, dovremmo iniziare a mettere da parte tutti quei cibi che ci fanno male, senza ripiegare su quelli manipolati (che ci fanno male comunque). Non importa se siamo circondati da persone che quegli stessi cibi li possono mangiare senza problemi. È il nostro fisico che non li tollera più, non il loro.
Latte e latticini non sono alimenti indispensabili
Il latte o i latticini, secondo la naturopatia, non sono alimenti indispensabili per un adulto. Il loro apporto di calcio è minimo e ci solo diversi altri cibi in grado di apportarne di più.
Il latte in natura è a uso esclusivo del neonato. Dopo lo svezzamento o poco più avanti, dovrebbe essere sostituito con altri alimenti, quali i fichi secchi, l’acqua (quella ricca di sali minerali), i broccoli, gli spinaci, le mandorle, la rucola, il polpo, le alici e la soia edamame. Possiamo dunque rinunciarci senza troppi pensieri se siamo intolleranti al lattosio o abbiamo il colon irritabile. Certo, ci possono piacere e anche molto ma, alla fine, farne a meno è solo questione di buona volontà e abitudine.
Ascoltare il corpo: una conditio sine qua non per ritrovare il benessere
Dare al nostro corpo solo ciò che gli serve veramente è la prima regola se vogliamo mantenere una buona salute. Per fare questo è però importante iniziare ad ascoltarlo. Imparare a percepire ciò che ci fa bene da ciò che, invece, ci fa sentire gonfi, irritati o che rallenta la digestione è conditio sine qua non.
E vi dirò di più. Sono propensa ad affermare che la problematica dell’obesità, che sta riguardando sempre più persone nel mondo, sia tutta questione di mala alimentazione. Una mala alimentazione non significa, però, solo mangiare troppo e con troppi grassi bensì, e soprattutto, assumere alimenti che il nostro corpo non è in grado di accettare, ricorrendo, quindi, spesso a cibi manipolati chimicamente e quindi non più naturali.