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Stiamo inconsciamente lottando per il nostro spazio vitale? Il corpo potrebbe manifestare il disagio con una cistite psicosomatica.
Il primo periodo di una convivenza viene spesso vissuto come una vera e propria invasione di campo: così il nostro amato/a diventa l’intruso che si è insediato nella nostra casa o spazio vitale. Ed ecco che inconsciamente scatta in noi il conflitto del territorio che, spesso, porta con sé problematiche quali cistite psicosomatica o, nei casi più eclatanti, problemi renali. La cistite, in questo caso, rappresenta la volontà e insieme la difficoltà di demarcare con efficacia il proprio territorio.
Cistite psicosomatica nel rapporto di coppia
Anche nel campo della sessualità di coppia, fatta eccezione per la prima notte di nozze, ci sono casi in cui la cistite psicosomatica si manifesta. In questo caso è il nostro corpo che, possedendo una propria intelligenza, ci sta avvisando che la persona con cui condividiamo la quotidianità e il letto, sta assumendo atteggiamenti per noi invasivi e invadenti.
La perdita del proprio spazio, l’intrusione nei propri confini, sia fisici sia personali, viene vissuta come una minaccia. E spesso nemmeno ce ne accorgiamo poiché, presi da mille e più problemi della quotidianità, siamo ben lontani dall’ascoltarci. Eppure non dovremmo mai dimenticare che il nostro corpo, oltre ad essere una macchina perfetta per le sue funzioni, è anche il nostro migliore amico. Ci parla a modo suo, sta noi saperlo ascoltare e capire.
Donne e cistite: nemiche e basta!
Cistite, noi donne conosciamo bene questa parola. Per alcune di noi è spesso sinonimo di calvario. Perché quando la cistite bussa alla nostra porta ha inizio l’odissea. Ed ecco che il dolore ci entra nel cervello e ci debilita il corpo, facciamo fatica a dormire, a lavorare, a stare sedute o addirittura sdraiate. Obbligate a urinare poco e più volte al giorno, sopportando talvolta bruciori così intensi da togliere il respiro.
Cistite sintomi
I sintomi della cistite, anche quella di origine psicosomatica, oltre all’oliguria (urinare poco e spesso nell’arco della giornata) con dolore acuto e costante dove il fatto di essere in piedi o sdraiate conta ben poco, si prova tensione nella zona pelvica, brividi, sudorazione. A volte, può comparire anche febbre alta ed ematuria (sangue rosso nelle urine).
Cistite cause
La cistite (infiammazione della vescica, dell’uretra o dell’uretere) si verifica in presenza di batteri, riscontrabili mediante urinocoltura. Grazie a questo esame è, infatti, possibile identificare il tipo di batterio/i responsabile dell’infezione e individuare il rimedio naturale efficace per debellarlo. E nell’attesa dell’esito dell’esame? Niente paura, possiamo iniziare comunque a curarci perché la natura ci è amica.
Cistite cura
Come si cura la cistite? Facciamo largo alla fitoterapia!
Betulla verrucosa linfa MG (macerato glicerico)
Un valido rimedio, molto utile per curare gli stati infiammatori delle vie urinarie (cistiti, oliguria, pielonefrite, albuminuria). Ha attività antinfiammatoria e drenante. La posologia è di 50 gocce diluite in un bicchiere di acqua da assumere anche 3 volte al giorno, oppure 200 gocce diluite in un litro di acqua da bere durante la giornata. La Betulla verrucosa linfa la si può usare a cicli di tre mesi utili, sia per drenare l’infiammazione urinaria, sia per aiutare il sistema linfatico appesantito dall’uso di antibiotici allopatici (di sintesi) o per fare un detox.
Vaccinium vitis idaea o mirtillo rosso MG
Possiede una spiccata proprietà antisettica dell’apparato urinario e dell’intestino. È in grado di neutralizzare colture di Escherichia Coli responsabili e bacilli di Eberth (batteri del genere Salmonella). Si consiglia l’uso di 100-150 gocce al giorno in associazione a probiotici, poiché questo MG favorisce l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri simbionti presenti nel tratto intestinale e vaginale.
L’uso di questo fitoterapico è consigliato per 2-3 mesi, se vogliamo ripristinare il terreno per l’attecchimento dei nostri amici batteri intestinali buoni o, solo per qualche settimana (mattina e sera), se il nostro fine è la disinfezione della zona urogenitale.
Calluna vulgaris o Brugo o Erica TM (tintura madre)
Ha proprietà drenante e antisettica per cistiti e uretriti recidivanti, è utile per chi ha scarsa reattività immunitaria, per le persone anziane e per chi ha le difese immunitarie basse a causa di un periodo di malattia/antibiotico/uso di cateteri o conseguente a un forte stress psico-emotivo. È un rimedio ottimo anche nel caso in cui la cistite sia la conseguenza di un sovraccarico di tossine dovuto a un’alimentazione scorretta: in questo caso i principi attivi agiscono anche come depurativo e drenante (eliminando acidi urici, urea). La posologia è di 30-40 gocce 2-3 volte al dì in un bicchiere di acqua per un periodo di massimo 2 mesi.
Cranberry o Mirtillo americano ES (estratto secco)
È il rimedio per eccellenza in grado di disinfiammare le vie urinarie sia maschili sia femminili, utile anche in caso di infiammazioni vaginali e nelle prostatiti. È efficace contro i batteri gram +/-, l’Escherichia coli e le micosi. Disponibile in ES oppure in bustina. In questo ultimo caso è facile che il Cranberry sia abbinato ad altre piante con principi attivi medesimi. Si consiglia l’assunzione di 2-3 pastiglie o bustine al dì per un periodo di massimo 2 mesi.
Arbutus unedo o Corbezzolo TM
È impiegato come antisettico urinario ma il suo elevato contenuto di tannini, in alcuni casi, potrebbe dare problemi gastrointestinali. Indicato in caso di prostatite acuta, ha proprietà riparative della mucosa uretrale, interrompendo così il circolo vizioso che alimenta l’uretrite. Per l’alto contenuto di tannini è consigliabile usare 40 gocce 2 volte al dì. Il periodo di somministrazione per questo fitoterapico è di 2 mesi; la presenza di tannini potrebbe infatti, a lungo andare, indebolire la funzionalità renale per sovraccarico funzionale del glomerulo renale.
Esattamente come per il Mirtillo americano, nonostante ci troviamo di fronte a derivati di piante comunemente usate anche in ambito culinario, mai esagerare con la posologia.
Uva ursina TM o ES
È una droga tradizionalmente usata nel trattamento delle infezioni urinarie. Il principi attivo, l’arbutina, ha attività antisettica nei confronti di Escherichia coli, Proteus vulgaris, Staphylococcus aureus che si manifestano se l’urina è alcalina. Analogamente alle altre tinture madri, il numero di gocce varia da 30 a 40, 2-3 volte al giorno in base all’intensità e all’eventuale combinazione con altri rimedi fitoterapici o allopatici per infezioni da cistite. Nel caso troviate l’estratto secco, allora bastano 3 pastiglie così da coprire l’intera giornata.
Importante: non usare più di 7-10 giorni. Sconsigliato in gravidanza e allattamento.
Semi di pompelmo
L’estratto secco di semi di pompelmo (E.S.P.) è un antibiotico naturale ad ampio spettro, utilissimo contro virus, batteri, funghi e parassiti (candida, cistiti, uretriti, parassitosi, malattie da raffreddamento, bronchite, ulcere gastriche e duodenali ed herpes).
In caso di cistite o di altre infiammazioni del tratto urogenitale la posologia consigliata è di 2 capsule al giorno da assumere insieme ai probiotici. La sua efficace azione distruttiva nei confronti dei batteri che producono tossine e sono causa di disbiosi e alterazioni dell’alvo intestinale, favorisce lo sviluppo di una flora più sana e vitale.
La prevenzione e la cura della cistite richiedono, quindi, una grande attenzione alla salute e alla regolarità dell’intestino. Stipsi, diarrea e sindrome dell’intestino irritabile vanno quindi curate senza ritardi.
Nella cura della cistite la natura ci è amica.
Cistite: schema di trattamento
Ecco uno schema di trattamento utile per curare la cistite, anche quella di origine psicosomatica, in assenza di altri disturbi concomitanti, quali problemi renali o problemi al sistema linfatico. In questi casi è indispensabile consultare il proprio medico.
Betulla v. linfa MG
50 gocce 3-4 volte al dì e bere molta acqua
Anche per 3 mesi
+
Mirtillo americano
3-4 pastiglie al dì
Massimo 2 mesi
+
ES semi di Pompelmo
1-2 pastiglie al dì
Per 3 settimane
Oppure
Prodotto erboristico che contiene: uva ursina, Cranberry, mirtillo rosso
2 bustine per 3 settimane massimo
+
Betulla v. linfa MG
30 gocce 2-3 volte al dì e bere molta acqua
Anche per 3 mesi
+
Probiotici specifici
Altri rimedi per la cistite
Idrotermoterapia
Un’altra tecnica per trattare la cistite, semplice ma altrettanto efficace e facilmente eseguibile pur restando nella propria casa, è il semicupio freddo. Consiste nel bagnare la zona del basso ventre con acqua (corrente o ferma), alternando acqua fredda e acqua calda. Per questo scopo possiamo utilizzare il telefono (soffione) della doccia o della vasca da bagno, il getto dell’acqua del bidè o riempire di acqua calda e fredda due bacinelle diverse.
Questa pratica è considerata, da molti, una delle più importanti applicazioni idroterapiche, certamente da suggerire in caso di problematiche al basso ventre (genitali, vie urinarie, disturbi intestinali), poiché l’alternanza di acqua fredda e acqua calda apporta e migliora la circolazione venosa e linfatica, disinfiammando e donando sollievo alla zona interessata.
Inoltre, agisce positivamente sul sistema nervoso (la zona del basso ventre è molto irrorata: plesso emorroidario, zona dei genitali esterni e interni, fibre nervose del midollo spinale) e in caso di febbre intestinale (disinfiamma e disintossica). In più, stimola l’apparato circolatorio e riduce le tensioni nervose.
NB: sconsigliata durante il ciclo mestruale, in presenza di infiammazioni del nervo sciatico, diarrea e subito dopo i pasti principali.
Riflessologia plantare
Una tecnica antichissima della tradizione cinese. Consiste in digitopressioni e sfioramenti, su pianta e dorso del piede di particolari punti riflessi di organi e apparati, il cui scopo è quello di stimolare o riequilibrare gli organi e/o gli apparati interessati, per una migliore funzionalità degli stessi. In aggiunta, la riflessologia plantare apporta benessere generale e rilassamento alla persona che la riceve, proprio perché agisce in maniera indiretta senza creare squilibri e/o alterazioni.
È un rimedio che va bene per tutti: adulti e bambini, giovani e non più giovani. È indicato anche per le donne in gravidanza. Non è invece indicato nei casi in cui si faccia uso di FANS (farmaci a base cortisonica, antidolorifici, antinfiammatori).
Nel caso specifico di cistite e cistite psicosomatica, questi sono i punti riflessi, situati sulla pianta del piede, che andremo a trattare: rene-uretere-vescica e surrene (ghiandola dello stress). Successivamente, per ciascuna persona, si andranno a trattare anche i punti che, nel corso del consulto, saranno risultati importanti. Infatti, come evidenziato, l’origine del problema è spesso soggettiva.
Nell’auricoloterapia, piccoli magneti in titanio, si posizionano in corrispondenza di punti riflessi di organi.
Auricoloterapia
Un’altra tecnica che trova le sue origini nella tradizione cinese, consiste nel posizionare piccoli magneti in titanio (nichel free) in corrispondenza di punti riflessi di organi che si trovano sul padiglione auricolare. Perché, così come si trovano i punti riflessi del nostro corpo sulla pianta del piede, allo stesso modo si trovano sul padiglione auricolare.
Questa tecnica è molto utile ogni qualvolta si presentino problemi quali infiammazioni (con conseguente dolore all’apparato osteoarticolare o muscoloscheletrico), disturbi dell’apparato uro-genitale connessi con squilibri ormonali (tipico nell’età adolescenziale o della menopausa), problemi intestinali legati a stitichezza o diarrea, disturbi auricolari (le otiti per esempio), disturbi legati a cattiva circolazione sia linfatica sia sanguigna, disturbi cutanei (acne giovanile, dermatiti, ecc.). Utile anche in presenza di disturbi del sistema nervoso che poi si riflettono sul soma (psicosomatica).
Il numero di sedute di riflessologia plantare necessarie per la risoluzione del problema va stabilita in base all’importanza del disturbo e alla causa scatenante, riconducibile alla psicosomatica. Analogamente per le sedute di auricoloterapia ma, poiché con questa tecnica si toglie buona parte del dolore, è facile che il percorso di trattamento sia inferiore.
Il consiglio del Naturopata
La cistite che sia o meno di origine psicosomatica è certamente un’infiammazione dolorosa e alquanto fastidiosa, ancora più negli uomini (per via dell’uretra più lunga) rispetto alle donne. È essenziale intervenire tempestivamente e assumere molti liquidi (acqua o tisane non zuccherate), così da evitare che l’infiammazione stessa possa risalire sino ai reni; in questo modo sarà anche più facile eliminare sia le tossine prodotte dai batteri sia gli scarti dei processi cellulari del nostro sistema immunitario.
Insieme all’assunzione di liquidi (circa 2 litri al giorno), è consigliabile eliminare i cibi e le bevande che facilitano la proliferazione dei batteri, peggiorando l’infiammazione: cibi piccanti, nervini (caffè, cioccolato, bevande alcoliche), latte e latticini, carne e derivati. Questi alimenti, infatti, oltre a produrre calore in aggiunta all’infiammazione, indeboliscono gli organi emuntori (reni, fegato, polmoni, pelle e sangue) e, insieme allo zucchero contenuto nei cibi o aggiunto, provocano un’acidificazione del pH, creando l’ambiente ottimale per la crescita di agenti patogeni.
Sono, invece, consigliate verdura e frutta che sono molto ricche di acqua, oltre ai legumi in sostituzione delle proteine animali. In più, avvalersi di integratori alimentari ricchi di oligoelementi, quali potassio, magnesio e calcio, che possano fare da tampone per alcalinizzare il nostro corpo, favorendo un terreno, per la risposta immunitaria, adeguato all’agente patogeno.