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Mangiare troppo e troppo spesso è la principale causa delle malattie del progresso.
Ne è convinto Fabio Piccini, classe 1959, medico, psicoanalista, specialista in disturbi del comportamento alimentare e autore del libro La dieta più antica del mondo dove, tra consigli pratici e iper-link di approfondimento, accompagna il lettore alla scoperta dell’ultimo e più importante segreto della dieta mediterranea: la tecnica del digiuno intermittente.
Sì, perché digiunare fa bene! Fa bene perché rallenta l’invecchiamento cellulare, rafforza le difese immunitarie, riduce il rischio di infarto, di ictus, di diabete e di molte altre malattie così dette del progresso, aiuta a ritrovare l’energia fisica e sessuale e naturalmente, aiuta a ritrovare la linea. Inoltre, è un valido aiuto per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile.
I benefici del digiuno
Non vi è dubbio che la dieta mediterranea (quella relativa al più celebre studio ad oggi pubblicato Seven Countries Study di Ancel Keys) sia da considerarsi la dieta delle diete, la dieta più sana e senz’altro la dieta cardio-protettrice per eccellenza.
Ma seguire la dieta mediterranea secondo i suoi dettami (regole) originari, non significa alimentarsi solo di pane, olio, formaggio, verdura, pesce, fichi, uva e vino rosso, come si è creduto per anni. Dieta mediterranea significa anche digiuno; sì, perché è nel digiuno il vero potenziale salutista di questa dieta.
D’altra parte la cosa non deve stupirci. In quasi tutte le culture è prevista una qualche forma di digiuno controllato, limitato cioè a certe ore del giorno o ad alcuni cibi. Una consuetudine utilizzata come veicolo di purificazione fisica, mentale e spirituale. Il beneficio? Riposo delle funzioni digestive, ridotta produzione di scorie metaboliche, riduzione della massa grassa e aumento di attenzione e concentrazione. Ci basta?
Cos’è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente è una forma di digiuno controllato. È un modo di alimentarsi che prevede molte ore (fino a una giornata intera) di digiuno in cui è permesso solo il consumo di liquidi (acqua, tè, caffè, centrifugati di verdure), alternate a giornate senza alcuna restrizione dietetica.
Sapevate che digiunando un giorno sì e un giorno no (anche se nel giorno no mangiate a piacimento) questo può normalizzare tutti i vostri parametri metabolici e proteggere il vostro cuore e il vostro cervello dai danni di infarti e ictus?
Fabio Piccini
È scientificamente dimostrato!
Quindi, mangiare tutti i giorni e più volte al giorno non è il modo migliore per proteggere la nostra salute. Molto meglio un sano digiuno controllato. Ça va sans dire!
Il digiuno intermittente in pratica
Questo regime alimentare può essere messo in atto con successo indipendentemente da qualsiasi altra regola nutrizionale sia stata seguita fino a oggi.
Fabio Piccini
Diversi i protocolli di digiuno intermittente proposti dal dottor Piccini, unitamente alle istruzioni per la loro messa in pratica e ai suggerimenti per un’alimentazione equilibrata:
- Ri-scoprire la fame con il digiuno di 24 ore
- Aumentare la finestra di digiuno notturno
- Digiunare a giorni alterni
- Juice-Fasting.
Tutti i protocolli sono adattabili alle singole necessità e sono tra loro mescolabili. L’importante è essere flessibili. A ciascuno il suo!
Digiuno intermittente: le regole
Regola numero uno
Procedere per gradi.
Regola numero due
Minimo 16 massimo 24 ore è il lasso di tempo in cui bisogna astenersi dall’assumere alimenti e bevande a calorie, continuando a bere a volontà acqua, tè, caffè, tisane e camomilla, tutti rigorosamente sugar free.
Regola numero tre
Allontanare il pensiero di dover recuperare il digiuno nei pasti successivi. Il nostro corpo ringrazierà!
Regola numero quattro
Irregolarità! I giorni in cui si pratica il digiuno devono essere alternati, in maniera irregolare, ai giorni senza restrizioni alimentari (ad esempio lunedì normale, martedi restrizione, mercoledì, giovedì e venerdì normale, sabato restrizione, domenica normale; oppure lunedì, martedi e mercoledì restrizione, giovedì normale, venerdì e sabato restrizione, domenica normale, ecc.) e, una volta scelto un protocollo, variarlo di quando in quando.
Regola numero cinque
Per la composizione dei pasti successivi al digiuno, attenenersi alle linee guida della dieta mediterranea, preferendo cibi ricchi di nutrienti e freschi (come, per esempio, i cereali, il latte e i suoi derivati, la frutta e gli ortaggi, il riso, il pane e la pasta integrali, la carne, il pesce, le uova e i legumi), piuttosto che ricchi di calorie (come, ad esempio, gli alimenti industriali confezionati e i cibi pre-confezionati). Dunque, meglio slow-food che fast-food!
Nulla è particolarmente difficile se lo si divide in piccoli passi.
Henry Ford
A chi è consigliato il digiuno intermittente?
A chi è in sovrappeso, a chi è sempre a dieta, le ha provate tutte ed è ancora al punto di partenza, a chi si allena tutti i giorni sperando di dimagrire e non ci riesce, a tutti gli atleti e gli sportivi amatoriali (che non pratichino attività di ultra-endurance) che desiderino ridurre la loro massa grassa e a tutti coloro che desiderano migliorare la propria salute e le proprie prestazioni mentali e incrementare l’energia fisica e sessuale.
Semaforo rosso invece per le donne in gravidanza o allattamento, per i bambini e gli adolescenti, per chi assume farmaci o è affetto da malattie di qualunque tipo e per chi ha sofferto di disturbi alimentari.
NB: Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento può acquistare l’e-book o contattare l’Autore scrivendo a piccini@anoressia-bulimia.it