EFT Tapping: la tecnica per sciogliere le emozioni negative

Puoi tirar fuori quello che ti disturba e scioglierlo a comando. Questa è la genialità di EFT.

Cos’è EFT?

EFT, acronimo di Emotional Freedom Techniques, è una tecnica di liberazione emozionale, nota anche come Tapping, ideata dall’ingegnere e coach americano Gary Craig, che prevede di picchiettare con le dita delle mani punti specifici del nostro corpo (in inglese to tap significa dare un colpetto). La pressione su questi punti porta a un rilassamento immediato e consente di rilasciare emozioni negative e sensazioni fisiche spiacevoli in modo sicuro ed efficace.

Insieme costruiremo dentro di te un ponte che conduce al regno della pace personale.

Gray Craig

A cosa serve il tapping

Il tapping è un metodo semplice e alla portata di tutti, ispirato ai principi della Medicina Tradizionale Cinese o MTC, che offre la possibilità di gestire le emozioni che ci attraversano, senza più il timore di perdere il controllo o di farci portare via da quel fiume in piena. Perché, grazie al tapping, la sensazione di allerta viene ridotta costantemente fino a sciogliersi.

E questo è un bel vantaggio.

Sia per chi, di fronte alle emozioni, tende a reprimerle, fuggirle o anestetizzarsi con la razionalità. Sia per chi si fa travolgere a tal punto di non avere più la forza di venirne fuori.

In altre parole, il tapping offre una rapida soluzione a numerosi problemi emotivi, poiché consente di superare in pochi attimi le emozioni negative più intense (es. paura, disgusto, senso di colpa, rabbia, vergogna). E le emozioni negative vengono fuori perché siamo sintonizzati su certi pensieri e convinzioni che limitano il nostro agire e non ci supportano nel raggiungere ciò che desideriamo (puoi iniziare a identificarli scaricando il workbook che ho preparato per te).

Quindi, con EFT si lavora al contempo sull’emozione e sulle convinzioni ad essa collegate, per scioglierle e trasformarle.

Come funziona EFT?

Come sostiene Gary Craig,

La causa di tutte le emozioni negative è uno squilibrio nel sistema energetico del corpo.

Quando l’energia vitale (Qi) scorre liberamente all’interno del corpo, siamo in buona salute. Se subentrano degli squilibri nel sistema energetico (una sorta di “zzzzzt” elettrico all’interno del corpo), la nostra salute fisica ed emotiva cambia.

EFT agisce proprio ristabilendo questo equilibrio. Mettendo a posto quel “zzzzzt”, che è la causa diretta del turbamento emotivo.

In che modo?

Attraverso la stimolazione, tramite picchiettamento con le dita delle mani, di punti specifici – su viso, tronco, dita – dove passano i meridiani energetici. Un po’ come fa l’agopuntura, ma senza l’uso di aghi. Questo permette all’energia vitale di riprendere a fluire normalmente. In pratica, si va a sbloccare l’intoppo che si è creato e le emozioni negative vanno via.

L’affermazione neutralizzante

Il tapping viene eseguito accompagnato da un’affermazione, una frase di set-up ripetuta più volte, che serve a “mettere a posto” la nostra energia, neutralizzando il pensiero o la convinzione su cui siamo sintonizzati, che ha generato l’emozione negativa.

Un’affermazione tipo è: «Anche se [ho questo problema] (es. provo rabbia perché…, ho paura di…, mi sento in colpa per…, ecc.), mi amo e mi accetto profondamente e completamente».

Oppure: «Anche se [ho questo problema] (es. provo rabbia perché…, ho paura di…, mi sento in colpa per…, ecc.), accetto questa emozione, mi accetto con questa emozione e mi permetto di lasciarla andare».

Nella pratica dell’EFT, i meridiani energetici vengono quindi picchiettati meccanicamente mentre si mantiene la mente sintonizzata sul problema da trattare.

Prima di iniziare a fare tapping, si dà un voto da 0 a 10 all’intensità della propria emozione di partenza (dove 10 rappresenta la massima intensità e 0 rappresenta nessuna intensità). Questo valore sarà il punto di riferimento per auto-misurare i nostri progressi. Via via che si procede a picchiettare i vari punti, si fanno dei check per verificare di quanto l’intensità dell’emozione sia diminuita rispetto all’inizio. Idealmente si procede con EFT fino a quando l’intensità dell’emozione è andata a zero.

Tapping: i punti da picchiettare

Si può fare tapping con entrambe le mani sebbene, in genere, sia preferibile usare solo la nostra mano dominante (la destra nel mio caso), unendo il dito indice e il medio. Con la punta di queste due dita o con i polpastrelli si iniziano, quindi, a picchiettare le estremità dei meridiani, in modo deciso ma delicato. Ogni punto va picchiettato per circa 7 volte (se sono 5 o 9 va bene lo sesso).

Come mostrato nell’immagine qui sotto, i punti principali su cui lavorare sono:

  • punto Karate (preparazione)
  • sopra la testa
  • inizio del sopracciglio
  • sull’osso di lato all’occhio
  • sotto l’occhio
  • sotto il naso
  • mento
  • sotto la clavicola
  • 4 dita sotto l’ascella
  • sotto le costole a destra
  • lato esterno del pollice
  • lato dell’indice verso il pollice
  • lato del medio verso il pollice
  • lato interno del mignolo.

Quasi tutti i punti da stimolare con EFT si trovano su entrambi i lati del corpo. Non è importante quale lato si usa e se si cambia lato durante la sequenza.

La ricetta base dell’EFT

EFT ci consente di fare chiarezza dentro di noi e di riequilibrare le emozioni e le reazioni del nostro corpo. Una volta che si è presa confidenza con questa tecnica, che la si è memorizzata, la si può utilizzare per trattare vari problemi emotivi.

La ricetta base prevede 4 ingredienti, 2 dei quali sono identici.

1. Preparazione

In questa fase si sceglie il problema da trattare, si misura l’intensità dell’emozione di partenza (assegnandole un voto da 0 a 10) e si crea la propria affermazione neutralizzante. Poi si inizia a picchiettare il punto Karate (localizzato al centro della parte esterna della mano, tra il polso e la base del mignolo), mentre si ripete a voce alta l’affermazione, con enfasi, per 3 volte. È importante entrare profondamente nell’emozione e nel problema.

2. Sequenza

Si fa tapping sui punti indicati nell’immagine (picchiettando 7 volte su ciascuno) seguendo l’ordine proposto e al contempo si ripete a voce alta una frase, detta frase di richiamo, che serve a richiamare al nostro sistema energetico il problema su cui stiamo lavorando. La frase di richiamo, in genere, è più breve dell’affermazione.

Una frase di richiamo tipo è: «[problema] (es. rabbia per…, paura di…, colpa per…, ecc.)».
La frase di richiamo va ripetuta ogni volta che si picchietta un punto durante la sequenza di tapping. Un giro completo di EFT richiederà circa 1 minuto.

3. Procedura 9 Gamut

Consiste nel picchiettare il punto Gamut (localizzato sul dorso della mano tra anulare e mignolo) mentre si eseguono 9 diverse azioni (muovere gli occhi, canticchiare, contare), che hanno lo scopo di sintonizzare meglio il cervello e accelerare il progresso verso il rilascio dell’emozione.

Nello specifico, le 9 azioni sono:

  1. chiudere gli occhi
  2. aprire gli occhi
  3. guardare in basso a destra (testa ferma)
  4. guardare in basso a sinistra (testa ferma)
  5. ruotare gli occhi in senso orario
  6. ruotare gli occhi in senso antiorario
  7. canticchiare una canzone per 2 secondi
  8. contare fino a 5
  9. canticchiare una canzone per 2 secondi.

4. Sequenza

Si ripete la sequenza al punto 2, lavorando su ciò che rimane del problema. Si picchietta circa 7 volte su ciascuno dei punti indicati mentre si ripete la frase di set-up o la frase di richiamo su ciascun punto.

Dopo ogni giro completo di tapping si verifica di quanto l’intensità del nostro problema emotivo si è ridotta e si prosegue con altri giri fino a quando il problema da trattare è svanito (l’intensità dell’emozione è uguale a 0).

Quando sentiamo di aver concluso, facciamo un paio di respiri profondi per far circolare meglio l’energia.

La mia esperienza

Sto utilizzando EFT nel lavoro su di me da circa tre anni. Ne ho potuto toccare con mano i benefici che mi hanno permesso di sciogliere diversi blocchi emotivi. Anche quelli legati ad eventi traumatici del mio passato. Quello che ho appreso è che solo nel momento in cui ci si dà il permesso di ascoltarsi, di entrare in contatto con le proprie scomode emozioni (anziché farsi travolgere, negarle, nasconderle, reprimerle), che qualcosa in noi si trasforma.

EFT non è una bacchetta magica. Non risolve come per incanto i problemi della nostra vita. È certamente un utile strumento di supporto per gestire efficacemente le emozioni spiacevoli che ci attraversano. Senza più temerle. Soprattutto se praticato con costanza.

Tuttavia, se si è interessate a migliorare la propria vita, avvalersi solo del tapping non basta. È necessario iniziare a lavorare seriamente su di sé. EFT può però essere un buon punto di partenza. Poiché, per costruire i nostri sogni abbiamo bisogno di essere felici, qui e ora.

Riferimenti e approfondimenti

  • Nick Ortner. The Tapping Solution. Un sistema rivoluzionario per una vita senza stress. Ed. My Life
Valeria Antonelli

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