Il recupero dell’Anima per una vita felice

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Photo by Giulia Russo ©giui.it

Nella visione sciamanica la perdita dell’Anima è una malattia dello spirito che causa disturbi emotivi, psichici e fisici. Il recupero dell’Anima o Soul Hunting è un antico rituale efficace per riportare a casa quelle parti di Anima che abbiamo perso a causa di esperienze traumatiche.

La perdita dell’Anima lascia la sensazione di essere frammentate, prive di parti di noi stesse. Recuperare queste parti significa ritornare a essere intere, piene di energia e di vita. E risvegliare la nostra bambina interiore magica con la sua curiosità, la sua immaginazione, il suo modo di vedere il mondo per cambiare il nostro punto di osservazione e aprirci a nuove visioni e possibilità nella vita di tutti i giorni.

Nelle culture sciamaniche il Soul Hunting viene utilizzato da circa 40.000 anni per sanare i principali traumi dell’esistenza.

Cos’è l’Anima e perché la perdiamo

L’Anima è quella parte vitale e immateriale di noi venuta a sperimentare ed evolvere se stessa attraverso le esperienze di vita. Grazie alla guida del Sé superiore, la nostra essenza più vera, l’Anima che incarniamo comprende e riconosce il cammino da percorrere affinché possa esprimersi e manifestarsi nella sua pienezza.

Quando, a causa di eventi traumatici l’Anima si frammenta, la possibilità di seguire quel cammino in certo qual modo si perde. La perdita dell’Anima nell’ottica sciamanica è una delle principali cause di malattia.

Il trauma fa si che una parte di noi fugga

Vivere un trauma grave come una violenza sessuale, un incesto, la perdita di una persona cara, aborti spontanei e provocati, incidenti e gravi malattie, interventi chirurgici, stress dovuti a eccessiva competitività, situazioni di mobbing, bullismo, abusi fisici, psichici, emotivi, relazioni intime violente, dipendenze di vario genere e qualunque altro tipo di esperienza vissuta come traumatica e stressante fa si, secondo la visione sciamanica, che frammenti della nostra Anima si congelino separandosi da noi per rifugiarsi altrove, in realtà parallele o mondi non ordinari.

Molte pratiche psicoterapeutiche hanno ormai assodato che se il trauma è troppo forte, parti vitali del sé si separano per mitigare l’impatto del trauma.

Sandra Ingerman, Il recupero dell’Anima

Questo accade perché il dolore emotivo legato a questi shock è così grande da non poter essere sopportato. Congelando quelle parti allontaniamo da noi quel dolore per evitare di sentirlo, ma in questo modo perdiamo il contatto con aspetti fondamentali di noi stesse, inclusi doni, talenti, capacità preziose che vengono così dimenticate, facendoci sentire frammentate, prive di energia, svuotate, assenti, con vuoti di memoria e, in alcuni casi, cronicamente depresse.

L’Anima frammentata, la bambina interiore ferita

L’Anima frammentata, dal mio punto di vista, corrisponde alla bambina interiore ferita di cui si parla in psicologia, ovvero quella parte della psiche che può essere stata danneggiata o traumatizzata durante l’infanzia e che può influenzare il modo in cui una persona percepisce se stessa e si relaziona con gli altri.

Riconnettersi con quelle parti ferite, smarrite per poterle recuperare e reintegrare è qualcosa che si può ottenere con il recupero dell’Anima, il cui fine è aiutare la persona a guarire, a tornare alla sua interezza che è un passo chiave per ripristinare armonia ed equilibrio nelle proprie relazioni e nella vita.

Cos’è il recupero dell’Anima

Il recupero dell’Anima, anticamente chiamato caccia all’Anima, è un rituale che impiega il viaggio sciamanico come mezzo per spostarsi nella dimensione “Altra”, la realtà non ordinaria, per ricercare e recuperare quei frammenti perduti, talvolta rubati, a causa delle esperienze traumatiche che abbiamo vissuto e riportarli a casa. È un potente strumento per tornare alla vitalità perduta, alla pienezza di noi stesse, per riportare indietro quelle parti di noi che potrebbero rimanere inaccessibili per anni o anche per tutta la vita. Un’esperienza profonda, intensa, da sentire e vivere con tutti i sensi e le facoltà percettive fisiche e sottili.

È un rituale semplice da esperire e la sensazione che si prova la prima volta che si sente una delle parti di Anima “rientrare” è indimenticabile. Io mi sono commossa, ho provato un amore infinito per quel piccolo frammento fuggito nel mondo di sopra che è tornato in me. Ho percepito realmente questo recupero dell’Anima, questa reintegrazione, l’ho sentita nel corpo ed è stato bellissimo.

Quando è utile il recupero dell’Anima

Il recupero dell’Anima è una pratica di grande aiuto e supporto quando si vivono momenti di difficoltà, di mancanza di serenità, gioia, lucidità ed equilibrio. È utile per comprendere l’origine di uno stato di malessere, per portare alla luce le cause delle disarmonie che albergano dentro di noi. E anche per scoprire aspetti ignorati di se stesse, spesso dimenticati a causa dei condizionamenti ricevuti, dei modelli sociali proposti che non danno loro valore.

Il recupero dell’Anima avvia il processo di guarigione a livello spirituale ed energetico, per poi manifestarsi nella realtà materiale. Quello che riportiamo a casa è la nostra essenza più pura rimasta congelata nel trauma. Non a caso, attraverso il recupero spesso scongeliamo anche le emozioni legate a quell’esperienza ancora cristallizzate dentro di noi.

Cosa cambia nella nostra vita dopo il recupero dell’Anima

Abbiamo la capacità di avviare il nostro processo di guarigione anche su un piano più concreto, attraverso scelte e azioni nuove e diverse che possiamo compiere proprio grazie al fatto di aver integrato energie, talenti e abilità perdute.

L’integrazione delle parti d’anima recuperate è uno dei momenti più importanti nel processo di guarigione, perché ci aiuta a uscire dalle dinamiche, dagli schemi e dai comportamenti poco funzionali che, fino a quel momento, hanno guidato la nostra vita, consentendoci di apportare i cambiamenti necessari.

È importante qui ricordare che affidarsi al Soul Hunting non significa passare una bacchetta magica su di noi. Ogni persona è parte attiva del proprio percorso di guarigione ed è indispensabile che se ne assuma la responsabilità.

Come si svolge il rituale di recupero dell’Anima

Quando si sceglie di vivere un’esperienza di recupero dell’Anima il punto di partenza è avere ben chiari i motivi che ci portano a voler sperimentare il Soul Hunting, per potersi dare un intento chiaro e preciso rispetto a ciò che si vuole ottenere con questo rituale.

Ecco alcuni esempi:

  • Lasciar andare una certa persona o situazione
  • Comprendere l’origine di uno stato di malessere
  • Comprendere cosa impedisce di avere una relazione sana
  • Rilasciare la rabbia imprigionata nel proprio corpo
  • Riportare armonia ed equilibrio nella propria vita lavorativa
  • Ricevere chiarezza sui passi da fare
  • Riprendere il proprio potere personale
  • Guarire da un disturbo fisico
  • Recuperare quelle parti di noi che sarebbe utile riavere ora

Il rituale di recupero dell’Anima può essere effettuato dallo sciamano, oppure dalla persona stessa che ne fa richiesta.

Quando il recupero dell’Anima viene operato dallo sciamano

Lo sciamano (o la sciamana), accompagnato dal suono del tamburo, del sonaglio o di altre musiche e sonorità, entra in uno stato alterato di coscienza (stato theta) e viaggia nella realtà non ordinaria insieme ai suoi spiriti animali e altre guide speciali, per cercare il frammento o i frammenti di Anima da recuperare che, una volta riportati nella realtà ordinaria, saranno restituiti al legittimo (o alla legittima) proprietariə. In questo caso la persona che riceve la guarigione viene semplicemente invitata a restare in una posizione rilassata di ricezione, con un atteggiamento di ascolto e fiducia.

Quando il viaggio di recupero lo fa chi lo richiede

Dopo una fase di rilassamento in cui la persona viene invitata a entrare in contatto con se stessa, viene guidata nel viaggio di recupero dell’Anima da un facilitatore esperto o da un praticante sciamano e accompagnata dal suono del tamburo, oltre che dalle proprie guide, maestri e animali di potere. Il viaggio avviene in uno stato di trance consapevole, dove la persona ha il completo controllo della propria volontà e delle proprie azioni per tutto il tempo.

Per conoscere i dettagli su come ci si prepara a fare l’esperienza del viaggio sciamanico, ti rimando all’articolo dedicato.

Quando ci si appresta a viaggiare per recuperare la propria Anima perduta è necessario aprirsi alla fiducia, rimanere ricettive a ciò che si può incontrare nella dimensione “Altra”, lasciandosi guidare anche un po’ dall’intuito, perché si entra in un mondo che non va interpretato con l’intelletto ma esperito con i sensi interiori. Non esiste un modo giusto di compiere questo viaggio. Quando ci si trova nella realtà non ordinaria quello che ci sarà richiesto di fare si rivelerà. E i nostri spiriti aiutanti saranno al nostro fianco per supportarci.

Dopo il viaggio

Una volta conclusa l’esperienza, sia in un caso sia nell’altro, c’è un momento di condivisione utile a sostenere la persona nel suo processo di integrazione. E accogliere anche le eventuali lacrime che l’esperienza del ritorno dell’Anima e le informazioni ricevute possono aver suscitato.

Dopo un viaggio di recupero dell’Anima ci si può sentire più stanche ma anche più serene, più energiche, più leggere e quant’altro. La reazione è sempre molto personale.

Da bambina interiore ferita a bambina magica

Ho avuto modo di sperimentare in lungo e in largo questo rituale sciamanico. Ne ho fatto esperienza diretta. Mi sono formata per poterlo guidare. Durante il mio percorso ho compiuto tantissimi viaggi di recupero dell’Anima seguendo intenti anche molto diversi. Ho viaggiato per riprendermi i frammenti di Anima che erano fuggiti, quelli che mi erano stati rubati dagli altri, ma anche per restituire agli altri quelle parti della loro Anima di cui mi ero appropriata.

Tutti questi recuperi mi hanno permesso di tornare a me, di risvegliare la mia bambina interiore magica, quella che sa che ogni cosa è possibile. E di riprendermi quel potere che avevo ceduto ad altri fuori di me nel tentativo di sentirmi amata così tanto da non correre il rischio di essere rifiutata o abbandonata. Non mi ero però resa conto di quanto, agendo in questo modo, io avessi rifiutato e abbandonato me stessa.

Ho attraversato il dolore per tornare a sentirmi intera e libera

Così, ho smesso di mettermi da parte e ho iniziato a prendermi cura della mia bambina interiore ferita, quella parte della mia Anima frammentata e fuggita altrove. E viaggio dopo viaggio ho ascoltato le sue parole, ho asciugato le sue lacrime, le ho donato parole magiche, ho cantato per lei, l’ho abbracciata e accarezzata donandole tutto quell’amore che non aveva mai ricevuto, per farla sentire al sicuro nel tornare a casa con me.

Ogni viaggio è stato per me una rivelazione, talvolta dolorosa per le esperienze che mi sono trovata a rivivere. Però ero assolutamente desiderosa di ritornare a sentirmi intera e libera. Libera da quei traumi irrisolti, dalle ferite del passato, da emozioni rimaste dentro di me inascoltate che mi facevano sentire rotta. Ero pronta a guarire.

Se anche tu ti senti chiamata da questo antico rituale, sappi che non è un caso. Potrebbe davvero essere la via che ti porta laddove tu oggi non riesci neanche a immaginare. La tua bambina magica sta scalpitando per farsi acchiappare. Sei pronta a giocare con lei?

Madre, tua figlia vuole tornare a casa. Aiutami a riportarla da te, affinché possa prendere il posto che le spetta sulla terra.

Sandra Ingerman, Preghiera per il recupero dell’Anima

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Valeria Antonelli

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Valeria Antonelli
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Valeria Antonelli
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2 commenti
  • Ciao sono Paola ho letto il tuo articolo mi puoi dare un consiglio dopo il viaggio d anima che ho fatto per un trauma cranico è stata un esperienza difficile. Mi puoi dare un aiuto i medici non comprendono. Io sono silenziosa per carattere antico e per pressione esterna se mi rispondi ti sono grata baci paola