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Rimuginare è la tendenza a preoccuparsi di ciò che potrebbe accadere in un ipotetico scenario futuro. È un ripetersi mentalmente le cose che potrebbero andare male in una determinata situazione o che qualcosa di brutto potrebbe succedere da un momento all’altro. Senza però essere in grado di trovare soluzioni concrete ed efficaci.
Rimuginare affolla la mente e genera ansia
Chi rimugina vive in un circolo vizioso di pensieri negativi e ripetitivi. Si prefigura incessantemente possibili pericoli, costruendosi mentalmente potenziali problemi futuri che hanno ben poche probabilità di avverarsi. Continua a cercare soluzioni senza mai raggiungerle.
Rimuginare all’infinito sulle cose genera ansia, incertezza, insoddisfazione e impedisce di godersi il momento presente, perché la mente è sempre affollata. È sempre proiettata altrove. Rievoca incessantemente pensieri ripetitivi, negativi, inconcludenti, alimentando stanchezza, paure e nervosismi.
Tali pensieri, infatti, non spingono all’azione e alla risoluzione, ma alimentano solo altri pensieri fissi, generando una spirale da cui è difficile uscire. Film mentali dove la quadra non si trova mai.
Allora, perché si rimugina?
Perché si tende ad attribuire al rimuginio una certa utilità:
- Si ritiene così di comprendere meglio un problema e di poter raggiungere una possibile soluzione.
- Ci si sente più preparate davanti all’ipotetico evento temuto, qualora dovesse verificarsi.
In altri casi, è la voce del perfezionismo, il voler fare tutte le cose giuste, il non voler fare errori, la paura di sbagliare, oppure la bassa autostima, l’insicurezza, il sentirsi inadeguate, non all’altezza, che predispongono a questo stile di pensiero. Si rimugina per non guardare in faccia le emozioni e le convinzioni che ne sono responsabili.
Ci sono poi casi in cui la presenza di questi pensieri ricorrenti e persistenti è il sintomo di un disordine più profondo: il disturbo ossessivo compulsivo o il PTSD.
Rimuginare non aiuta a essere più preparate
Così, può accadere che in presenza di situazioni che ci stressano iniziamo a rimuginare sulla situazione, cercando di prevenirla. Ne valutiamo i “pro” e i “contro”, i “se” e i “ma”. La esaminiamo sotto tutti gli aspetti in un disperato tentativo di tenerla sotto controllo. Come se avessimo questo potere.
Permettimi di dirti che non è così.
Il punto è che rimuginare su una certa situazione non solo non ti aiuta a prevenirla, ma ti impedisce di trovare strade alternative e/o di prendere in considerazione soluzioni concrete. Perché nessuna soluzione sembra mai sufficiente o risolutiva.
E la mente ti tiene inchiodata lì dove sei. In quel gomitolo di pensieri che ti portano via. In quel coro di voci che remano contro di te. Allora ti immagini cosa potrebbe andare storto, i mille contrattempi che potrebbero accadere, le catastrofi a cui potresti andare incontro. E per ognuna di loro provi a immaginare cosa potresti fare per porvi rimedio. Ti arrovelli senza mai trovare una soluzione definitiva. Così, magari, ti convinci persino di non esserne capace.
E questo può portarti a credere di essere vittima, di essere sfortunata. Che non riesci a essere felice perché l’Universo cospira contro di te a ogni passo. Perché sei bloccata in un pantano. E ogni volta che cerchi di muoverti, inciampi. E ogni passo che fai ti sembra di sprofondare sempre di più.
Ecco. Il tuo compito è abbassare il volume di quelle voci e non lasciarti sprofondare.
Come accorgersi se si sta rimuginando
Fai caso a questi segnali:
- Pensieri ripetitivi che ti sfiancano, nessuna soluzione.
- Giri in loop, non fai passi avanti. Magari, prendi una decisione e poi la metti in discussione.
- Cerchi di prevedere il futuro.
- Ti focalizzi sui minimi dettagli.
- Metti in dubbio qualsiasi cosa.
- La voce del tuo Giudice Interiore critica tutto ciò che fai e che dici e ti fa provare vergogna e sensi di colpa.
- Fai fatica a dormire perché i pensieri e le preoccupazioni ti tengono sveglia.
Rimuginare aumenta il senso di impotenza e frustrazione
Rimuginare ti costruisce intorno una gabbia e ti mantiene bloccata, ancorata alla tua attuale realtà. Ti fa sprofondare ancora di più nelle tue paure, nelle tue sensazioni, aumentando il senso di impotenza e frustrazione. Condizionando la tua vita, le tue scelte. Impedendoti di osare di più, di fare quei passi che ti porterebbero fuori da quel pantano.
E non credere che tenerti sempre impegnata con cose da fare, lanciarti sul cibo o sullo shopping compulsivo, siano i diversivi che ti aiuteranno davvero a smettere di pensare troppo.
Ora ti chiedo, come sarebbe la tua vita se iniziassi a credere che l’Universo lavora per te e non contro di te? Cosa cambierebbe se smettessi di credere alla tua sfortuna o di ritenere gli altri colpevoli di ciò che nella tua vita non funziona? Cosa accadrebbe se srotolassi quel gomitolo di pensieri e iniziassi a renderti conto di avere molte più opzioni di quanto credi?
Come smettere di rimuginare
Non possiamo controllare ogni esperienza che l’Universo pone sul nostro cammino, ma possiamo certamente cambiare il nostro modo di osservare e di rispondere a ciò che ci accade. Spesso il problema è nel nostro sguardo. E finché non lo cambiamo, non lo apriamo, la realtà continuerà ad apparirci uguale.
Se in questo momento ti senti intrappolata dai tuoi pensieri negativi, fissi e ripetitivi, se il rimuginio incessante della tua mente non ti dà tregua, ti invito a sperimentare queste 5 attività.
1. Metti su carta i tuoi pensieri ripetitivi
Ogni volta che i tuoi pensieri ristagnano e ti bloccano prova a metterli su carta. Prendi nota di quali sono. Scrivili a mano su un quaderno o su un diario. Questo ti aiuterà a buttarli fuori e rilassare la mente. Lo scopo di questo esercizio, infatti, non è annotare i tuoi pensieri ripetitivi per poi giudicarli come giusti o sbagliati, ma per buttarli fuori, alleggerire la tua mente ed acquisire consapevolezza di cosa c’è dietro quei pensieri (può essere un bisogno non soddisfatto, per esempio).
Per rendere questa pratica ancora più trasformativa ti invito a prendere nota anche delle parole che ti dici un attimo prima di iniziare a rimuginare e delle sensazioni ed emozioni che provi mentre rimugini. In questo modo puoi iniziare a distaccarti e vedere i tuoi pensieri fissi e le tue sensazioni come fossi un’osservatrice esterna. Loro sono lì, scritti nero su bianco. Li hai estratti dalla tua mente per metterli su carta. E ora semplicemente li osservi.
Non puoi sconfiggere il pensiero con il pensiero. Per uscire dal circolo vizioso del rimuginio hai bisogno di trovare quel piccolo spazio dentro di te dove vedi i pensieri passare senza rimanerci invischiata.
Headspace
È piuttosto facile rendere le cose più grandi e più negative di quelle che sono. Prendere nota dei tuoi pensieri ripetitivi è il primo importante passo che puoi fare per smettere di pensare troppo.
2. Stabilisci un tempo
Quando ti rendi conto che la tua mente è entrata nel loop del rimuginio e sta prendendo il sopravvento su di te, imposta un timer e dedicati massimo 10 minuti a pensare e analizzare tutte le cose che ti preoccupano, ti stressano o ti generano ansia. Allo scadere del tempo. STOP. Interrompi questa attività e cerca di distrarti facendo altro. Qualcosa che sai funzionare bene per te. Meglio se di tipo creativo come disegnare, cucinare, suonare, fotografare, dipingere, cantare, danzare, ecc.
3. Pratica il respiro consapevole
Quando la mente con il suo rimuginio ti porta via, una buona pratica è ancorarti al respiro. Il respiro ti aiuta a riportare subito l’attenzione e la presenza nel corpo, a calmare la mente e anche le emozioni.
Ecco come fare:
- Scegli, almeno le prime volte, un luogo tranquillo e accogliente dove sarai certa di non essere disturbata. Se questo luogo si trova in natura, ancora meglio.
- Ora chiudi gli occhi e porta l’attenzione al tuo respiro.
- Fai tre bei respiri profondi visualizzando l’aria che entra riempiendo di energia e forza vitale i tuoi polmoni e il tuo corpo.
- Osserva come si muove l’aria che entra e l’aria che esce dalle tue narici.
- Porta poi la tua attenzione al rimugino della tua mente. Ai tuoi pensieri ripetitivi. Osservando quali la affollano di più. E da qui ti dai l’intenzione di lasciarli andare insieme al tuo respiro. A ogni espirazione ti dai l’intenzione di srotolare un pezzo di quel gomitolo di pensieri e di lasciarlo scivolare verso l’esterno.
- Qualunque difficoltà incontri durante la pratica accoglila senza giudizio.
- Ogni volta che il flusso di pensieri ripetitivi ti travolge, semplicemente riporta l’attenzione al tuo respiro.
4. Rilassa la tua mente con la meditazione
Con le pratiche meditative e le visualizzazioni guidate puoi muoverti oltre i confini della tua mente conscia e aprirti a ricevere i messaggi della tua mente inconscia. Queste pratiche ti aiutano a smettere di pensare più del necessario e allenano la tua intuizione. La tua mente conscia, infatti, facilmente filtra i messaggi della tua anima e questo ti impedisce di vedere chiaramente le cose e di prendere le decisioni giuste per te, mantenendoti spesso nell’immobilità e nella confusione. La tua vista interiore ti mostra la strada.
5. Chiediti di cosa hai bisogno
Dedica tempo e attenzioni a te stessa. Crea dei momenti solo per te, per prenderti cura della tua persona, per riposare, per farti dei regali, per fare ciò che ti piace e ti fa stare bene. Ritagliarti un po’ di tempo “togliendolo” ai figli, al partner, ai genitori o a chi ha bisogno, non ti rende una cattiva persona. Ti consente, invece, di tirare il fiato, di nutrirti, di allontanare quei pensieri insistenti e di recuperare le tue energie. Ogni tanto mettiti in pausa e chiediti: «Io di cosa ho bisogno realmente in questo momento?». Poi mettiti in ascolto del tuo corpo e delle tue profondità. Ascolta quelli che sono i tuoi bisogni e desideri reali. Anche quelli fisici.
Lasciar andare i pensieri ripetitivi e aprirsi alla vita
I pensieri, anche quelli ripetitivi, sono solo pensieri. Non sono la realtà. Quindi, perché ricamarci su generando ansia, stress paure? Molto meglio lasciarli andare e rifocalizzarsi sul presente, sul qui e ora. Allontanarsi da quel circolo vizioso e aprirsi a uno sguardo diverso. A una prospettiva più ampia. Per scorgere nuove direzioni e possibilità che solo fino a un attimo prima non erano visibili.
Il che significa scegliere di liberarsi da ciò che incatena, tiene giù e fa soffrire. Compiere un atto di coraggio e darsi la possibilità di svoltare. In fondo, siamo le uniche persone responsabili della nostra felicità. Siamo noi la soluzione.
E se desideri aprirti a uno sguardo diverso e svoltare insieme a me, conosciamoci e parliamone. Scrivimi a valeria@youmint.it per fissare la tua chiamata di svolta gratuita.
Concludo questo articolo con una domanda: «Qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere nella situazione su cui stai rimuginando?».
Ti aspetto nei commenti.