La ricerca costante di validazione esterna porta a rinunciare a se stesse. Ecco 5 strategie efficaci per superare il bisogno di approvazione.
Il Sé superiore è quella parte di noi Divina, profonda e intuitiva che ci conduce verso le scelte giuste per noi.
La vergogna è un’emozione che nasce quando si prova disprezzo nei propri confronti o si percepisce questo disprezzo da parte di altri. Facilmente si manifesta in tutte quelle situazioni in cui, in qualche modo, si è esposte al giudizio altrui e si ha il timore di perdere la faccia. Si prova vergogna...
Compiacere gli altri ti porta a non darti spazio per star dietro alle richieste di tutti, non riuscire a dire “no” per non sentirti in difetto, non concederti ciò di cui hai bisogno pur di non lasciare qualcosa o qualcuno indietro.
Ascoltare se stessi significa portare l’attenzione dentro di sé e illuminare ciò che si sente in quel preciso momento, le emozioni che ci stanno facendo visita, le sensazioni che il corpo sta portando alla nostra attenzione.
Pensare troppo (overthinking) è un’attività meccanica, passiva, che non ha nulla a che vedere con l’autentico pensare. È quel rumore che ascoltiamo tutti i giorni nella testa, che ci fa passare da un pensiero all’altro, da un ricordo all’altro, in maniera casuale senza giungere mai davvero a una conclusione.
Riprendersi in mano la propria vita significa scegliere in modo consapevole di interrompere quei meccanismi che ci tengono bloccate in una realtà che ci va stretta, non permettendoci di fare quei passi nella direzione di ciò che, invece, ci farebbe sentire più felici e realizzate.
Rimuginare è la tendenza a preoccuparsi di ciò che potrebbe accadere in un ipotetico scenario futuro. È un ripetersi mentalmente le cose che potrebbero andare male in una determinata situazione o che qualcosa di brutto potrebbe succedere da un momento all’altro. Senza però essere in grado di trovare...
La forza interiore è una risorsa preziosa. Ci aiuta a mantenere un atteggiamento fiducioso e ottimista nei confronti della vita, a resistere alle avversità, a non arrenderci di fronte agli ostacoli e a non lasciarci sopraffare da paure e insicurezze, incoraggiandoci a perseverare senza perdere la fiducia...
Il Giudice interiore, o superego per dirla alla Sigmund Freud, è quella voce nella mente, possente e distruttiva, che senza sosta critica ciò che sei e ciò che fai, facendoti sentire insicura e inadeguata. La sua finalità è giudicare e colpevolizzarti per ogni pensiero, parola, o comportamento che valuta...
Cos’ha programmato la nostra anima prima di incarnarsi? Cosa siamo venuti a fare qui? Qual è il senso della nostra vita? Cosa abbiamo bisogno di apprendere? Qual è il nostro scopo? Quali esperienze ci aiuteranno a realizzarlo? Quali prove necessarie abbiamo scelto di affrontare? Quali ostacoli? In che modo...
I sensi di colpa, un’emozione spiacevole, una vera e propria arma nelle mani dell’ego per tenerci in scacco, farci soffrire e impedirci di essere liberi.