Pensare troppo (overthinking) è un’attività meccanica, passiva, che non ha nulla a che vedere con l’autentico pensare. È quel rumore che ascoltiamo tutti i giorni nella testa, che ci fa passare da un pensiero all’altro, da un ricordo all’altro, in maniera casuale senza giungere mai davvero a una conclusione.
La voce interiore è una qualità dell’intuito con cui entriamo in contatto quando siamo in ascolto di noi stesse, in ascolto di quella parte più intima di noi che ci guida nel compiere azioni ispirate da un sentire profondo, piuttosto che da un ragionamento analitico.
Pensieri positivi, pensieri che ci fanno bene. Scegliere di nutrire la nostra mente con pensieri che sono benefici per noi è importante tanto quanto scegliere il cibo che ci mettiamo in bocca.
Vincere la paura è prerogativa di pochi? Non è tanto il pericolo in sé che scatena la tua paura ma ciò che tu consideri pericoloso. Sono i tuoi pensieri che creano la paura. E, allora, qualunque cosa può essere fonte di paura.
Mai come in questo momento storico vivere il presente, vivere qui e ora è diventato un aspetto fondamentale della nostra esistenza. Il qui e ora è l’unico momento di cui disponiamo per esistere, crescere, sentire, amare e gioire. Il fatto è che, spesso (per non dire sempre), ce ne dimentichiamo perché agiamo...
Lavoro, lavoro, lavoro. Questa sembra essere la nostra parola d'ordine quotidiana. Ma poi c'è tutto il resto: faccende domestiche, figli, spesa, ecc. Facciamo sempre mille cose tutte insieme. Poi non lamentiamoci se a un certo punto iniziamo a dare i numeri. Quindi, che fare? Alleniamoci a mollare la presa!
Apparenti casualità e sincronicità guidano come un filo dorato la nostra vita. Eventi come il pensare a una persona e poco dopo ricevere una telefonata che ne porta notizie, per esempio. Spesso non ci facciamo caso e non gli diamo il giusto peso. Ma la verità è che il caso non esiste.