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Sveglia alle 7.00 (prima?), uno sguardo al telefonino, doccia, colazione, un paio di faccende domestiche da sbrigare, il cane da portare fuori, i figli da portare a scuola e poi al lavoro per il resto della giornata (un quadro vagamente familiare?). Naturalmente, c’è chi lavora da casa, chi in ufficio, chi in negozio, chi in palestra, ecc. Cambia il luogo ma non la sostanza: di fatto la maggior parte di noi trascorre tutto il santo giorno lavorando.
E anche quando la nostra giornata lavorativa è finita (almeno quella canonica di 8 ore), spesso con la testa non riusciamo proprio a staccare la spina, magari perché, in qualche modo, ci viene richiesto o semplicemente per una nostra “malsana” abitudine. Sta di fatto che andiamo avanti a oltranza (io sono una vera esperta in materia), non siamo capaci di dire “Ok, per oggi basta lavoro!”. Ci manca la pratica. Poi ci lamentiamo che il nostro colon è irritabile. Beh, forse, forse, un buon motivo ce l’ha.
Lavoro, lavoro, lavoro!
Allora andiamo avanti a rispondere alle email, ai messaggi e/o facciamo qualche altra telefonata anche mentre siamo sulla via del ritorno a casa o mentre prepariamo la cena o, ancora, mentre riassettiamo la cucina. E poi, magari, ci piazziamo di nuovo davanti al computer fino a notte fonda per terminare quel lavoro tanto urgente.
Così, dopo una giornata trascorsa tra riunioni, telefonate, email e impicci vari, dove i nostri tempi di inattività sono stati pari a zero, magari circondati da vampiri energetici, senza esserci minimamente occupati di noi stessi, con il corpo rigido e la testa che fuma, andiamo finalmente a letto. Esausti. Ed è già di nuovo domani, con un’altra giornata fitta fitta ad attenderci.
Purtroppo (o per fortuna?), viviamo in un frullatore, lavoriamo tutto il giorno, siamo frenetici e sempre di corsa, siamo multitasking, con una mente troppo proiettata a ciò che dovremo fare fra un’ora, domani, fra un mese. Ed ecco il punto.
Quando si fanno più cose tutte insieme è molto difficile prestare attenzione a una sola cosa per volta ed è normale che la mente svolazzi, inseguendo mille pensieri diversi. Ma così facendo diventa quasi impossibile staccare la spina. Poi non lamentiamoci se a un certo punto iniziamo a dare i numeri.
Quindi, che fare? Alleniamoci a mollare la presa!
7 modi per staccare la spina
Ecco sette semplici modi che ci aiuteranno a rilassare il corpo, staccare dai pensieri e interrompere il circolo vizioso del multitasking.
1. Mantenere l’equilibrio è il primo passo
Per molti di noi, lavoro significa trascorrere ore e ore davanti al computer. Fantastico!?! C’è un però. Rimanere seduti nella stessa posizione per lunghi periodi di tempo, in verità, è molto stancante. Il nostro corpo non è fatto per l’immobilità! Quindi, per evitare di ritrovarci la sera con mal di schiena, mal di testa e gambe gonfie, muoversi un po’ e lavorare sulla postura è fondamentale.
Molto utile allo scopo la sedia ergonomica che offre una seduta dinamica, si adatta perfettamente ai movimenti del nostro corpo, lo mantiene in equilibrio e ci aiuta a rilassarci. In alternativa si può ricorrere a una sfera di stabilità, da usare al posto della sedia normale per 30-90 minuti al giorno.
Se, invece, facciamo un lavoro fisicamente pesante e, magari, trascorriamo buona parte della giornata in piedi, sedersi per un po’ a guardare la TV o ascoltare la musica, può essere già un buon sistema per staccare.
2. Fare stretching al corpo e alla mente
Il nostro corpo ha bisogno di muoversi per mantenersi in salute. Ma fare movimento, in verità, fa molto bene anche alla nostra mente e al nostro umore. Questo non significa dover necessariamente camminare per un’ora filata o praticare Yoga come se non ci fosse un domani. Anche solo pochi minuti di esercizio, dopo il lavoro o durante una pausa, sono sufficienti per riattivare la circolazione, migliorare l’umore e dare alla nostra mente quel meritato break.
3. Osservare quello che succede intorno a noi
Passiamo tutto il giorno correndo di qua e di là, risolvendo problemi, rispondendo alle richieste, gestendo imprevisti. Uff! Staccare da tutto e tutti, anche solo per 15 minuti, diventa conditio sine qua non per il nostro benessere. Nei miei 15 minuti di aria, io di solito vado al parco. La natura, lo sappiamo, ha degli effetti calmanti e benefici per nostra salute e agisce molto velocemente.
La natura in ogni istante si occupa del nostro benessere. Essa non ha altri fini. Non resistetele.
Henry David Thoreau, filosofo e poeta americano
Ecco, nella calma del parco, in quei 15 minuti, seduta su una panchina o mentre passeggio, mi soffermo su tutto ciò che mi circonda e semplicemente osservo, senza giudicare, senza attribuire alcuna etichetta mentale a ciò che vedo. È un esercizio che mi permette di scoprire tante cose nuove, dettagli mai notati prima ed è molto potente per rilassare la mente e allentare lo stress.
4. Stimolare i sensi
Bruciare dell’incenso, diffondere nell’ambiente il nostro olio essenziale preferito (io vi consiglio quello di arancio), accendere qualche candela o mettere un po’ di musica quando rientriamo a casa dal lavoro, è un buon modo per segnalare al nostro corpo che stiamo spostando la nostra attenzione su altro. La nostra mente sarà così “obbligata” a fare una pausa.
5. Sedersi, sorseggiare, assaporare
Che sia un bicchiere di vino, una tisana, un tè verde o un caffè, concedersi qualche minuto per sorseggiare e assaporare la nostra bevanda, seduti e in santa pace, non ce lo deve togliere nessuno. Il gusto ha, infatti, il potere di catturare la nostra attenzione e allontanarci rapidamente dal presente, interrompendo il flusso “tossico” dei pensieri.
6. Mantenere viva l’attenzione nei momenti di inattività
In quei brevi momenti nella giornata in cui, magari, ci troviamo a fare una pausa “forzata” di qualche minuto (alla fermata dell’autobus, in coda alla posta, in fila dal medico, ecc.), invece di stare attaccati al cellulare per curiosare su Facebook e Instagram, consideriamo di ascoltare un podcast, leggere un articolo interessante o, semplicemente, prestare attenzione a ciò che ci circonda e al nostro respiro. Questi istanti di consapevolezza saranno quelli che alla fine della giornata ci aiuteranno a tornare con i piedi per terra.
7. Trovare il modo a noi più congeniale
A volte facciamo davvero fatica a staccare la spina e rilassarci. È come se vivessimo questo momento di “liberazione” come una forzatura, un qualcosa in più da aggiungere alla nostra lista quotidiana di cose da fare, anziché come un atto d’amore verso noi stessi. La soluzione qual è? Trovare il modo a noi più congeniale per farlo e… farlo. Punto. Per qualcuno potrà essere accoccolarsi sul divano con il gatto in grembo, per qualcun altro sorseggiare una tisana allo zenzero o fare una breve passeggiata o, ancora, dipingere o ascoltare della musica. Ciascuno di noi può preparare una piccola lista di attività tra cui scegliere e poi… seguire il flusso!