Amare se stessi è un ingrediente fondamentale per la nostra felicità. Contribuisce a migliorare la nostra autostima, il nostro senso di valore personale e la qualità della nostra vita, aiutandoci a stare bene con gli altri.
Ritrovare il tuo potere personale significa liberarti dalle catene del passato per iniziare a vivere una vita più autentica e felice.
I confini personali sono i limiti chiari che stabiliamo nelle relazioni con gli altri per tutelare noi stesse e definire ciò che ci fa sentire al sicuro e rispettate.
Ascoltare se stessi significa portare l’attenzione dentro di sé e illuminare ciò che si sente in quel preciso momento, le emozioni che ci stanno facendo visita, le sensazioni che il corpo sta portando alla nostra attenzione.
Riprendersi in mano la propria vita significa scegliere in modo consapevole di interrompere quei meccanismi che ci tengono bloccate in una realtà che ci va stretta, non permettendoci di fare quei passi nella direzione di ciò che, invece, ci farebbe sentire più felici e realizzate.
Cos’ha programmato la nostra anima prima di incarnarsi? Cosa siamo venuti a fare qui? Qual è il senso della nostra vita? Cosa abbiamo bisogno di apprendere? Qual è il nostro scopo? Quali esperienze ci aiuteranno a realizzarlo? Quali prove necessarie abbiamo scelto di affrontare? Quali ostacoli? In che modo...
I sensi di colpa, un’emozione spiacevole, una vera e propria arma nelle mani dell’ego per tenerci in scacco, farci soffrire e impedirci di essere liberi.
Ritrovare se stessi è un po’ come rinascere, venire di nuovo alla luce, tornare all’origine, riscoprire la propria essenza e fluire con la vita.
Cosa significa amor proprio? È un volersi bene per stare bene e vivere bene. È un amare se stessi a tal punto da agire con intenzione per sviluppare e mantenere il proprio equilibrio e benessere, a dispetto delle prove che la vita ci pone di fronte.
Ciò che è simile si attrae. Questo è l’insegnamento della Legge di Attrazione. Ovvero, ciascuno di noi attrae nella propria vita solo ciò che è in risonanza con i suoi pensieri, le emozioni, i desideri e le vibrazioni che emana.
Chi soffre di vittimismo è convinto di essere “il prescelto”, colui che ci va sempre di mezzo, a cui capitano tutte le sfighe, che è osteggiato e perseguitato da persone, circostanze, eventi. Fa del “lamento” il suo mantra consolatorio e lo usa abilmente per farsi notare e attirare l’attenzione degli altri.
Vivere un amore non corrisposto è una circostanza che può capitare a chiunque ma spesso ci mette al tappeto. Per superarla è necessario accettare che quel sentimento è solo nostro, accettare il rifiuto, senza ostinarsi a rincorrere un amore impossibile. In caso contrario, il rischio che si corre è di...