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Amare se stessi, amare se stesse, dovrebbe essere la cosa più facile e naturale del mondo. Eppure, più spesso di quanto si creda, è davvero difficile farlo. Siamo talmente impegnati a soddisfare le aspettative degli altri e a cercare la loro approvazione, che finiamo per metterci da parte. Facciamo scelte per dovere, per senso di colpa o per compiacenza, anziché per amore di noi stessi. Questo comportamento può portare a un profondo senso di insoddisfazione e di vuoto.
Eppure, amare se stessi è un ingrediente fondamentale per la nostra felicità. Contribuisce a migliorare la nostra autostima, il nostro senso di valore personale e la qualità della nostra vita, aiutandoci a stare bene con gli altri.
In questo articolo, ti presento 7 consigli pratici che puoi adottare per imparare ad amarti di più e costruire una relazione sana con te stesso, con te stessa.
Che cosa significa amare se stessi?
Amare se stessi significa accettarsi per come si è, abbracciando tutte le parti di noi, anche quelle che ci piacciono meno, quelle che magari sono state criticate quando eravamo bambini e che tendiamo a rifiutare, a non riconoscere. Amare se stessi è la capacità di prendersi cura del proprio benessere fisico, mentale, emotivo, spirituale. È la capacità di perdonarsi per gli errori, anche quelli del passato, e di scegliere consapevolmente di essere il proprio miglior alleato in ogni situazione.
Questo significa iniziare a dare valore a se stessi, a se stesse invece di continuare a darlo a tutto il resto. Significa mettersi in primo piano, onorare i propri desideri e lasciar andare la convinzione che prendersi cura di sé sia egoistico o poco generoso verso gli altri. In realtà, donare con generosità a se stessi permette di essere più generosi e presenti anche con gli altri.
Amare se stessi non è egoismo
Ritagliarsi del tempo per sé, dedicarsi delle attenzioni, concedersi ciò di cui si ha bisogno in un determinato momento e permettersi di costruire la propria vita in modo autentico, in funzione di cosa si vuole e di cosa per noi conta davvero, non è egoismo, è un sano amor proprio.
Egoista è chi si preoccupa solo di se stesso e sfrutta gli altri per il proprio tornaconto, chi ha un’attenzione esclusiva o predominante verso i propri interessi, desideri o bisogni a scapito degli altri.
Amare se stessi, quindi, non ha nulla a che vedere con l’egoismo. Volersi bene non significa preoccuparsi solo di se stesse né, necessariamente, sfruttare gli altri o non fare nulla per loro.
L’amore per se stessi è una condizione indispensabile (conditio sine qua non) per vivere una vita piena e appagante. Senza questo amore, è difficile costruire relazioni autentiche, raggiungere i propri obiettivi e vivere in armonia con il proprio Vero Sé. Quando ci amiamo e ci rispettiamo, siamo in grado di offrire amore e supporto agli altri in modo più autentico e generoso, poiché non ci sentiamo svuotati o sfruttati.
Come si fa ad amare se stessi?
A volte pensiamo di amarci abbastanza, ma le nostre azioni e scelte, raccontano una storia diversa. Non riusciamo a prenderci cura di noi, non troviamo il tempo di fare le cose che ci riguardano, per dedicarci tempo e attenzioni, assorbiti come siamo da mille incombenze: i pensieri per la famiglia, il lavoro, la casa, la salute dei nostri cari, e via dicendo.
Questo accade spessissimo. L’ho osservato con me stessa nel corso degli anni e lo osservo ogni settimana durante le sessioni con le mie clienti. Quando ci poniamo costantemente come ultima priorità, quando tutto e tutti vengono prima di noi, fino al punto di non trovare il tempo da dedicare ai più semplici gesti di autocura, è necessario chiedersi: mi sto davvero amando?
Amarsi davvero significa prendersi cura di sé, proprio come facciamo con le persone a cui vogliamo bene. Significa trovare il tempo per pasti regolari, una doccia rilassante, e per concederci momenti di relax e piacere. Quando non riusciamo a farlo, è un segno che il nostro amore per noi stessi, per noi stesse, ha bisogno di un po’ di attenzione.
Imparare ad amare se stessi richiede pratica e consapevolezza quotidiana. Non è solo una questione di grandi gesti, ma di piccole abitudini che, giorno dopo giorno, costruiscono un rapporto più amorevole con noi stessi. Possiamo iniziare riconoscendo i nostri bisogni e dando loro importanza, capendo che prenderci cura di noi è il primo passo verso una vita più equilibrata e soddisfacente.
Perché è importante amarsi
Amare se stessi è importante per alimentare l’autostima, per rispettarsi e per fare scelte allineate a chi siamo, non dettate dal senso del dovere, dal senso di colpa o dalla compiacenza. Quando ci amiamo veramente, siamo in grado di riconoscere il nostro valore intrinseco e di trattarci con la stessa gentilezza e rispetto che riserviamo agli altri. Questo non solo migliora il nostro benessere emotivo e mentale, ma ci aiuta anche a stabilire confini sani nelle nostre relazioni.
Amarsi significa essere in sintonia con i propri bisogni e desideri, permettendoci di prendere decisioni che rispecchiano le nostre autentiche aspirazioni e non solo ciò che gli altri si aspettano da noi. Questo ci libera dalla trappola di cercare costantemente l’approvazione esterna e ci permette di vivere in modo più autentico.
Inoltre, l’amore per se stessi è il fondamento per costruire relazioni sane e appaganti con gli altri. Quando ci amiamo e ci rispettiamo, siamo in grado di offrire supporto e amore agli altri senza esaurire le nostre risorse interiori, comprendiamo che essere disponibili non significa sacrificare il nostro benessere. Infatti, è proprio attraverso l’amore per noi stessi che impariamo a distinguere tra disponibilità e sacrificio.
Disponibilità non è sacrificio
Essere disponibili con gli altri è una qualità meravigliosa, a patto però che dietro questa disponibilità non si nasconda l’incapacità di dire no e di mettere dei sani confini. Spesso confondiamo la disponibilità con il sacrificio, pensando che per essere amati e accettati dobbiamo mettere i bisogni degli altri sempre al primo posto. Gli altri possono apprezzare la nostra disponibilità, e noi possiamo sentirci in qualche modo obbligate ad accontentarli. Tuttavia, se diventiamo indispensabili a scapito di noi stessi, di noi stesse, delle nostre esigenze e desideri, allora qualcosa non va.
La troppa disponibilità spesso nasconde bisogni non soddisfatti, come il bisogno di sentirsi apprezzati. È un attimo trasformare quella disponibilità in sacrificio, pensando che così otterremo quell’apprezzamento tanto desiderato. Gli altri possono essere abili nel manipolarci, giocando sul nostro senso di colpa o del dovere per spingerci a fare ciò che vogliono. E noi desideriamo sentirci apprezzati, ascoltati, importanti. Ma è fondamentale comprendere che l’amore non è sacrificio e che il sacrifico non ci rende più meritevoli.
Trascurare se stessi è come dissacrare ciò che è sacro: noi stessi. Invece, dovremmo essere la nostra priorità. Il nostro corpo in questo ci viene in aiuto. Ascoltare i segnali che ci invia è un buon modo per sentire quando la nostra disponibilità sta sconfinando nel sacrificio ed è opportuno fermarci per rispettare le nostre necessità.
La vera disponibilità nasce dall’equilibrio: siamo davvero disponibili quando ci prendiamo cura di noi stessi prima, così da avere l’energia e la serenità necessarie per aiutare gli altri in modo genuino e senza aspettative nascoste. Essere disponibili significa ascoltare e comprendere gli altri, offrendo il proprio supporto senza annullare i propri bisogni.
Non amare se stessi: quali sono i segnali?
Riconoscere i segnali di una mancanza di amore per se stessi è il primo passo verso il cambiamento. Spesso, questi segnali possono manifestarsi in modi sottili ma significativi nella nostra vita quotidiana. Ecco alcuni indizi che possono indicare che non stiamo amando noi stessi abbastanza:
1. Autocritica eccessiva
Ci si focalizza sugli errori e ci si sente costantemente insoddisfatti di se stessi.
2. Scarsa autostima
Si minimizzano o si rifiutano i complimenti ricevuti, ci si sente costantemente inadeguati e si vive con la paura di non essere all’altezza.
3. Non occuparsi di se stessi
Si mettono le esigenze degli altri sempre prima delle proprie, si rimandano attività di autocura, come fare esercizio fisico, avere un’alimentazione più sana o semplicemente dedicarsi del tempo per rilassarsi.
4. Mantenere relazioni tossiche
Si tengono in vita relazioni che non rispettano i nostri bisogni e confini, dove si viene costantemente sfruttati o manipolati dagli altri.
5. Sentirsi non meritevoli di amore, rispetto, successo
Ci si auto-sabota e non si perseguono opportunità che potrebbero migliorare la nostra vita come, ad esempio, cambiare lavoro per inseguire il proprio sogno nel cassetto.
6. Negare i propri bisogni
Si tende a ignorare i segnali del proprio corpo con la convinzione che soddisfare le aspettative degli altri sia più importante.
Amare se stessi: 7 consigli pratici per volersi bene
Imparare ad amare se stessi è un processo che richiede tempo, impegno e pazienza. Seguendo questi 7 consigli pratici, puoi iniziare il tuo cammino verso una maggiore autostima e amore per te.
1. Conosci te stesso
Imparare ad amare se stessi significa innanzitutto conoscersi. Prenditi del tempo per riflettere su chi sei veramente, cosa ti piace, quali sono i tuoi valori, i tuoi desideri, le tue attitudini e i tuoi interessi. Chiediti cosa accetti o non accetti di te stesso, di te stessa e quale valore ti attribuisci, valutando se questo valore è condizionato da qualcosa e, nel caso, da cosa. Riflettere sui momenti di svolta nella tua vita e su cosa hai imparato su di te in quei momenti può essere illuminante. Annotare tutto in un diario può aiutarti a esplorare i tuoi pensieri e sentimenti più profondi, per imparare ad accettarti e amarti sempre di più.
Per rendere questo processo più concreto, dedica 10 minuti al giorno alla scrittura nel diario. Ad esempio, alla fine di ogni giornata, potresti riportare un momento in cui ti sei sentito autentico, autentica o una situazione che ti ha fatto riflettere su chi sei veramente. Questo esercizio quotidiano ti aiuterà, nel tempo, a scoprire nuovi aspetti di te.
2. Coltiva l’autocompassione
Imparare ad amare se stessi significa tenersi da conto, darsi la precedenza in termini di energie, attenzioni e pensieri. Volersi bene non è una meta da raggiungere dopo che hai risolto tutti i problemi, tuoi e degli altri, ma è il mezzo per affrontarli. Dunque, sii gentile con te stesso, con te stessa. Impara a parlarti e trattarti con la stessa gentilezza che riservi al tuo migliore amico, alla tua migliore amica. Prendi nota delle cose che ti ripeti più spesso e del modo in cui ti tratti. Osservati per qualche giorno e annota tutto. Poi, per ogni affermazione negativa che hai segnato, trovane una positiva e incoraggiante che potresti utilizzare. Tra tutte quelle annotate, scegline una e prenditi l’impegno con te stesso, con te stessa di iniziare a parlarti in quel modo.
3. Prenditi cura di te
Imparare ad amare se stessi significa prenderci cura di noi come faremmo con una persona a cui teniamo. Puoi iniziare conpiccoli gesti, come farti una carezza, goderti una tazza di tè in tranquillità, guardarti allo specchio e sorriderti, portare le mani al cuore e fare dei grossi respiri, farti un regalo, fare una passeggiata nella natura, ballare per 10 minuti, togliere dalla tua alimentazione qualcosa che sai che non ti fa bene. Puoi dedicarti del tempo per rilassarti, praticare attività che ti piacciono, fare esercizio fisico o semplicemente stare da solo con te stesso, da sola con te stessa per uscire dai ritmi imposti dalla tua mente e assaporare il piacere della lentezza. Ricorda, nella solitudine ritrovi te stesso, te stessa, accresci la tua autostima e impari a fidarti di te.
4. Metti da parte la tua mente razionale
Attraverso esercizi di presenza, di respiro, di meditazione e di ascolto del corpo, puoi imparare a disciplinare te stesso, te stessa e la tua mente razionale, permettendo all’intuito di manifestarsi e guidarti nelle scelte di vita. Controllare i tuoi pensieri è essenziale se vuoi iniziare a pensare serenamente a te e darti tutto l’amore che meriti.
Se nella tua mente continui a ripeterti “devo farmi carico dei problemi degli altri” o “non posso fare quello che desidero” o “occuparmi di me stesso è ingiusto”, facilmente cadrai negli stessi schemi di comportamento. Una pratica molto utile quando non riesci a smettere di pensare o vivi troppo nella testa è il radicamento (grounding): connetterti con la terra e il corpo attraverso i piedi.
5. Pratica di radicamento
Se possibile fai questo esercizio all’aperto, in natura, scegliendo un luogo dove ti senti al sicuro e con una certa privacy. Se puoi togli le scarpe così da sentire il contatto con la terra sotto i tuoi piedi.
Procedi così:
- Stai in piedi, assumi una postura rilassata e chiudi gli occhi.
- Respira lentamente, profondamente e in modo regolare, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca.
- Porta l’attenzione ai piedi e senti come la pianta dei tuoi piedi aderisce al suolo.
- Percepisci il peso del tuo corpo sui piedi, fino a terra.
- Poi, immagina delle radici che partono dai tuoi piedi e scendono giù nella terra, affondando sempre più in profondità.
- Lasciati pervadere dalla sensazione di connessione con la terra ed estendila al resto del corpo.
- Continua a respirare lentamente e profondamente. Ad ogni inspiro, assorbi l’energia della terra attraverso i tuoi piedi e sentila fluire in tutto il corpo fino alla testa, per poi fuoriuscire insieme ai tuoi pensieri per ritornare alla terra.
- Rimani in questo respiro circolare fino a quando sentirai la mente sgombra dai troppi pensieri. Poi ritira le radici dalla terra, riapri gli occhi e ringrazia.
6. Tieni a bada il tuo Giudice interiore
Imparare ad amare se stessi significa lasciar andare il giudizio e la critica feroce nei propri confronti. Il Giudice interiore è la voce di tutti quei condizionamenti che ti porti dietro da quando sei nato, da quando sei nata. È la voce dei tuoi genitori e delle figure di autorità rilevanti nei tuoi primi anni di vita, dei loro valori, giudizi, pregiudizi, ammonizioni e comandamenti. Fai dunque attenzione a quella voce interiore giudicante che senza sosta critica ciò che sei e ciò che fai: la sua finalità è giudicare e colpevolizzarti per ogni pensiero, parola, o comportamento che valuta inadatti.
Nella sua critica impietosa, non manca mai di ripeterti che non sei all’altezza e che gli altri sono sempre meglio di te. È abilissimo nel farti vergognare o sentire in colpa se ti occupi di te anziché degli altri, facendoti sentire una brutta persona se dai priorità a te stesso, a te stessa, suggerendoti che così facendo rimarrai solo, sola, perché gli altri ti abbandoneranno.
Il Giudice interiore ha il compito di mantenere lo status quo, facendoti agire sempre nello stesso modo e tenendoti lontano, lontana dall’amore per te. Per imparare a tenerlo a bada, puoi iniziare a fare caso a quali sono le situazioni in cui si scatena, a riconoscere quando sei sotto attacco e darti la possibilità di resistere alla sua pressione, anziché assecondare meccanicamente i suoi ordini. Questo ti permetterà di recuperare la capacità di fare scelte più libere e consapevoli.
6. Imposta sani confini
Imparare ad amare se stessi significa avere il coraggio di scegliersi anche quando farlo ci fa sentire scomodi. Stabilire confini sani nelle relazioni e imparare a dire di no quando è necessario è un passo essenziale. Difendere i tuoi confini ti consente di proteggerti e preservare la tua energia. Identifica le aree della tua vita dove ti serve stabilire confini più chiari e agisci con assertività.
Comunica apertamente le tue esigenze ai diretti interessati, non dare per scontato che sappiano ciò di cui hai bisogno, e fai in modo che rispettino il tuo tempo e le tue necessità. Proteggere il tuo tempo ti aiuterà a dedicarti a te stesso, a te stessa, ai tuoi progetti, ai tuoi desideri e prenderti sempre più cura di te.
Per impostare dei sani confini, inizia domandandoti qual è il tuo “abbastanza”, il limite oltre il quale non è giusto per te andare. Rifletti su ciò che è veramente importante per te, quali sono i tuoi valori e le tue esigenze. Questa consapevolezza ti aiuterà a stabilire confini coerenti con la tua autenticità.
7. Liberati dalle convinzioni limitanti
Imparare ad amare se stessi significa liberarsi dalle convinzioni che non ci permettono di amarci davvero. Quando questo avviene, accadono delle cose meravigliose: smettiamo di stare composti, iniziamo a fare rumore, a farci notare, a portare il nostro messaggio, a onorare i nostri doni. Ci autorizziamo a brillare, a far splendere la nostra luce e ad allontanarci da ciò che non ci corrisponde più.
Liberarti dalle convinzioni limitanti che hai su te stesso, su te stessa ti dà potere interiore. Prenditi del tempo per riflettere sulle tue convinzioni negative e su come ti limitano nella vita di tutti i giorni. Poi, riformulale in modo positivo e potenziante. Per aiutarti a fare il primo passo, ho preparato per te il workbook gratuito “Supera le convinzioni limitanti”. Puoi scaricarlo qui.
Amare se stessi è un’arte
Amare se stessi è un’arte che richiede pratica, consapevolezza e dedizione. Come ogni forma d’arte, richiede tempo per svilupparsi e affinarsi. Non si tratta di un traguardo che si raggiunge una volta per tutte, ma di un processo continuo che evolve con noi. Erich Fromm, famoso psicanalista e filosofo tedesco, nel suo libro “L’arte di amare”, afferma:
L’amore per se stessi non può essere separato dall’amore per un altro.
E. Fromm
Questo significa che per poter amare veramente gli altri, dobbiamo prima imparare ad amare noi stessi. La capacità di prendersi cura di sé e di rispettare i propri bisogni è fondamentale per poter costruire relazioni sane e autentiche. L’amore per noi stessi è una pratica da portare avanti quotidianamente.
Come ho imparato ad amare me stessa
Sono passata attraverso un profondo percorso di guarigione interiore che non solo mi ha resa più autentica, ma mi ha trasformata in modi sorprendenti, aprendo la porta a una connessione più profonda con il mio Vero Sé. Ho iniziato a darmi da sola quell’amore e quelle attenzioni che cercavo dagli altri, prendendo decisioni personali e professionali senza più cercare l’approvazione esterna.
Ho imparato a gestire i miei pensieri e le mie emozioni, ridefinendo i miei confini. A dire no a situazioni e richieste non in linea con i miei interessi, a dedicare più tempo a me stessa, a fare scelte allineate alle mie verità e a esprimere apertamente i miei desideri, bisogni e opinioni, senza lasciarmi più bloccare dal senso di colpa, dal giudizio degli altri o dalle loro aspettative.
La strada della consapevolezza
La strada della consapevolezza rompe gli schemi, le regole, le convinzioni, i finti equilibri, i giuramenti, le promesse, i giudizi. Fa cadere le maschere indossate per una vita intera. Non si è più compiacenti, né fintamente gentili. Non si cerca più di piacere a tutti e non si teme di dire no o di perdere l’amore degli altri.
Affrontare le proprie ferite e paure rende coraggiosi, diretti e risoluti, e allo stesso tempo pieni di amore e rispetto per se stessi. Liberi dalle pretese degli altri, dalla rinuncia e dal sacrificio. Si inizia a vedersi con occhi amorevoli e a fare scelte che onorino chi siamo e la missione della nostra anima.
Questa è stata la mia esperienza, il mio percorso di liberazione da sbarre invisibili. Ora sono qui per aiutare altre anime a liberarsi dalle loro.
Lascia che l’amore per te stesso, per te stessa ti apra la strada per riallinearti a chi sei e alle tue verità. Lascia che ti metta in contatto col tuo potere personale. Ricorda, ogni scelta che fai ti avvicina o ti allontana da questo potere e da una vita piena di possibilità.
Se vuoi fare questo percorso insieme a me, contattami.
Libri per amare se stessi
Ti segnalo alcuni libri sull’argomento amore per se stessi che trovo particolarmente utili:
- I doni dell’imperfezione. Abbandona chi credi di dover essere e abbraccia chi sei davvero, di Brené Brown
- Osare in grande. Come il coraggio della vulnerabilità trasforma la nostra vita in famiglia, in amore e sul posto di lavoro, di Brené Brown
- Io mi amo. Come imparare ad amare se stessi ed essere felici, di Francesco Cenci
- Love Yourself Like Your Life Depends on It, di Kamal Ravikant
Salve! Ho trovato questo articolo molto informativo e l’ho letto con grande interesse. Ho scoperto questo blog solo di recente e sono felice di averlo trovato. Leggerò sicuramente altri articoli. Complimenti per il blog e saluti!
Ciao! Grazie per il tuo commento e per l’apprezzamento. Mi fa piacere sapere che l’articolo sia stato di tuo interesse e che, magari, ti abbia dato degli spunti. Grazie anche per aver condiviso il tuo sito di ricerca spirituale.